************************************************************************************************. Dobbiamo essere convinti che l’incontro approfondito con la Sacra Scrittura e l’esperienza, – sono doni dello Spirito Santo, che attraverso la pratica continuata e assidua della Lectio divina, ci introduce “alla verità tutta intera” (, La Lectio divina è un cammino di unificazione della nostra persona e della nostra vita intorno. Dove? Quale? “Un fatto simile a quello che sto analizzando, l’ho già trovato in qualche passo dell’AT? Dammi dunque, Signore, la caparra della futura eredità, una goccia almeno di pioggia celeste Dammi una goccia almeno per rinfrescare la mia sete, perché ardo d’amore. E’ importante, “perché la Scrittura si legge con la penna e non soltanto con gli occhi”. Lectio divina vuol dire leggere, ascoltare, ritenere, approfondire e soprattutto vivere la Parola di Dio, contenuta nella Scrittura, immergendosi in essa con fede e amore. Lectio Divina: Luca 8,1-3 "La Lectio Divina è una fonte genuina della spiritualità cristiana, e ad essa ci invita la nostra Regola. Rosario O.C.D., “In ascolto di Dio”, Ed. LECTIO DIVINA II DOMENICA T.O. Riflettiamo sui messaggi del testo, sui valori permanenti che ci trasmette. Come fare una lectio divina autogestita. Si chiama “divina”, non soltanto perché i testi che leggiamo contengono ciò che Dio dice, ma anche perché è una lettura che si fa in due: chi legge, da una parte e lo Spirito del Risorto, dall’altra. In particolare è necessario che l’ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell’antica e sempre valida tradizione della Lectio Divina, che fa cogliere nel testo biblico la parola viva che interpella, orienta, plasma l’esistenza” (Novo Millennio Ineunte, 39). La collatio non è per la discussione né per la condivisione, ma per la comunicazione. Allora con l’applicazione del testo a sé e di sé al testo inizia il dialogo e l’interazione tra il credente e la parola ascoltata. E’ l’intuizione del Regno di Dio dentro di noi, è la certezza di essere stati “toccati” dalla grazia divina. La Lectio è una delle priorità pastorali che Giovanni Paolo II ha indicato alla Chiesa all’inizio di questo terzo millennio: “Non c’è dubbio che il primato della santità e della preghiera (di cui ha scritto nei paragrafi precedenti) non è concepibile che a partire da un rinnovato ascolto della parola di Dio. Ritorna in qualche racconto del vangelo? La meditazione, poi, non è fine a se stessa, ma tende a farci entrare in dialogo con Gesù, a diventare preghiera. Il primo è la lectio, la lettura propriamente detta, una lettura evidenziata. Sottolineo ancora una verità fondamentale, a mio avviso. Come già detto, il testo è mediazione, traccia, impronta di Dio, contiene la Parola: in questo modo, la Parola di Dio ci raggiunge, penetra in noi e prende possesso di noi. Dobbiamo richiamare anche l’invito di Benedetto XVI: “In questo contesto, vorrei soprattutto evocare e raccomandare l’antica tradizione della Lectio divina: l’assidua lettura della Sacra Scrittura accompagnata dalla preghiera realizza quell’intimo colloquio in cui, leggendo, si ascolta Dio che parla e, pregando, Gli si risponde con fiduciosa apertura del cuore (cfr DV 25). 12/12/2020 – Aggiunta la condivisione del brano 37 Lc 8,19-25. Il luogo privilegiato della lettura e dell’ascolto della Parola è la liturgia, nella quale, celebrando la Parola e rendendo presente nel Sacramento il Corpo di Cristo, attualizziamo la Parola nella nostra vita e la rendiamo presente tra noi. Il passo successivo è: abbracciate il silenzio. E’ un momento impegnativo ma necessario, da cui dipende anche l’esito degli altri passaggi del percorso. Quale punto fermo della pastorale biblica, la Lectio divina va perciò ulteriormente incoraggiata, mediante l’utilizzo anche di metodi nuovi, attentamente ponderati, al passo con i tempi” (ibid.). La Lectio Divina dovrebbe svolgersi in un luogo silenzioso in cui si può stare da soli, senza essere disturbati. Sono vere e proprie indicazioni di percorso che aiutano a comprendere un testo nella sua verità storica. E’ il contemplare agendo, in cui il cuore, toccato dalla presenza di Cristo, si chiede: «Cosa devo fare per realizzare questa Parola?». Ora chiudiamo la Bibbia e mettiamo da parte il testo con cui abbiamo fatto il percorso della, . La lectio divina non è quindi una lettura che procede solo dalla Bibbia al credente, ma anche al contrario, perché influisce nel trasformare la vita di coloro che vengono toccati da quanto leggono. 2Questa era nel principio verso Dio. La lectio divina non va confusa con lo studio di un testo biblico, però lo studio può e deve essere integrato nella lectio divina Si tratta infatti di superare l’alterità del testo, la distanza che ci separa da testi scritti molto tempo fa e in lingue e contesti culturali molto diversi dai nostri. “La Parola di Dio, la Parola del Padre, è Gesù. 1 - Il termine Lectio Divina è davvero difficile da … Si articola nei seguenti momenti: • invocazione dello Spirito Santo; • lettura del testo biblico e approfondimento guidato; • meditazione dei significati della Parola; • preghiera come risposta a Dio che ha parlato; • condivisione fraterna Gli incontri iniziano alle 9.00 “Se preghi, parli con il tuo Sposo. E la lectio ne è emersa come una grande tradizione antica poi andata perduta oppure è stata trasformata in una lectio spiritualis, che voleva dire: letture bibliche di sentimenti, pie elucubrazioni, introspezione psicologica e meno l’esposizione alla verità della Parola, che è fatta dalla presenza di Dio, che parla ed elabora con te una vita e non si limita a proporti delle storielle. Potreste rendervi conto che i vostri pensieri divaghino nei ricordi o nelle preoccupazioni e distrazioni del momento, ma fa parte del processo: siete voi che state offrendo i vostri pensieri, le vostre idee, la vostra mente a Dio e questo per contro è Dio che vi sta parlando e ascoltando. Cerchiamo, piuttosto, di lasciare libertà di azione in noi alla Parola. Ancora), A questo punto, la contemplazione è qualcosa di molto semplice. Il luogo privilegiato della lettura e dell’ascolto della Parola è la liturgia, nella quale, celebrando la Parola e rendendo presente nel Sacramento il Corpo di Cristo, attualizziamo la Parola nella nostra vita e la rendiamo presente tra noi. Per esempio si può scegliere un testo dalla liturgia Eucaristica, alcune preghiere o frasi quotidiane o brani dal Vangelo. Successivamente, è importante prolungare questa raccolta di dati, cercando di ricordare dei brani simili della Bibbia, o di cercarli con l’aiuto delle note in fondo pagina o dei paralleli, normalmente citati in margine. © Ordine dei Predicatori Provincia San Domenico in Italia. Qual è l’atteggiamento tipico che questa preghiera richiede al credente. Allora con l'applicazione del testo a sé e di sé al testo inizia il dialogo e l'interazione tra il credente e la parola ascoltata per poter poi vivere il passaggio alla preghiera. Si tratta, quindi, di parlare a Dio con lo spirito suggerito dal testo e in preciso riferimento alla Parola meditata. Questo vi dovrebbe portare alla fase successiva della conversazione con Dio: potete "parlare" con i vostri pensieri, le vostre idee, la voce interiore o una voce esterna. “Signore, cosa vuoi che io faccia?”, pregava s. Francesco d’Assisi. Non dobbiamo dimenticare che la Lectio è un itinerario di tutta la vita e, come ogni esperienza spirituale, va affidata, prima di tutto, alla forza, alla grazia e alla misericordia di Dio. Si prende in mano una penna e si apre la pagina biblica. Il tempo dedicato ad ogni tappa dipende da come la Lectio Divina è adoperata se … Questo significa che un testo, per essere capito, ha bisogno di essere collocato dentro il con-testo del libro biblico a cui il brano appartiene ma anche nel contesto dell’intera Scrittura, cercando di coglierne la struttura, i personaggi, le azioni e le loro qualifiche, le parole chiave, domandandoci: «Cosa dice il testo in sé?». 1In principio era la Parola, e la Parola era verso Dio e la Parola era Dio. La Lectio è una delle priorità pastorali che Giovanni Paolo II ha indicato alla Chiesa all’inizio di questo terzo millennio: Dobbiamo richiamare anche l’invito di Benedetto XVI: . Di lui sappiamo solo che nel 1173 era già monaco con responsabilità e che nello stesso anno, o in quello successivo, fu eletto nono priore della Grande Certosa, dove morì nel 1188. La contemplatio non è astratta: comporta sempre l’azione. Lectio Divina: 2ª Domenica di Natale (A) ... La Parola entra nella persona e fa che questa si senta accolta da Dio come figlia, come figlio. Concerto di Natale, coro multi-etnico di Bologna Mikrokosmos. Soprattutto è l’opera dell’evangelizzazione e della catechesi che si sta rivitalizzando proprio nella attenzione alla parola di Dio. Come si fa in pratica. Lectio Divina dicembre 2020 . E’ l’intuizione che, al di là delle parole, dei segni, del fatto biblico, delle cose capite, dei valori emersi, c’è qualcosa di più, c’è un orizzonte immenso. Alla voce di Dio che ci ha interpellati nella lectio e meditatio, rispondiamo con la preghiera, cioè trasformiamo in preghiera quello che abbiamo meditato. La Bibbia non utilizza i termini contemplazione e contemplare: ricorre di preferenza ai verbi conoscere, vedere e, soprattutto, ascoltare, il più usato nell’AT. +39 392 8866365, Live il blog dell'Abbazia di Montecassino, La Cattedrale dell'Abbazia di Montecassino, La Tomba di San Benedetto e di Santa Scolastica, Donazioni, Offerte Ss.Messe e Lasciti Testamentari, Architettura e statue del chiostro bramantesco. La lectio divina (Enzo Bianchi) «È necessario che l'ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell'antica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa cogliere nel testo biblico la Parola viva che interpella, orienta, plasma l'esistenza» (Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, 39). Si prende in mano una penna e si apre la pagina biblica. Prendetevi il vostro tempo, leggete molto lentamente in modo da cogliere ogni singola parola e il suo suono. Dopo secoli di esilio della Bibbia dal popolo di Dio, finalmente la Sacra Scrittura ha ripreso il posto centrale che le compete nella liturgia, nella preghiera, nella vita. “La Parola di Dio, la Parola del Padre, è Gesù. La lectio divina è un atto di lettura della Bibbia che diviene ascolto della Parola di Dio. E’ importante, “perché la Scrittura si legge con la penna e non soltanto con gli occhi” (note del card. E’ la lettura e rilettura “intelligente” del brano che abbiamo davanti, per metterne in rilievo gli elementi portanti. L'antica pratica della Lectio Divina, lettura divina, si avvicina allo studio e alla preghiera delle Sacre Scritture come ad un qualcosa che, con calma e attenzione, va assorbito, compreso e su cui bisogna focalizzare l'attenzione. Questi verbi, però, non esprimono anzitutto il conoscere come funzione intellettuale, o il vedere e l’ascoltare come azioni materiali, ma piuttosto come attività del cuore e della vita: si “conosce” Dio con il cuore, lo si sperimenta con la vita. E’ opportuno, però, chiarire la finalità di questo momento. Fare esperienza personale di Gesù, il Salvatore e Liberatore, cambia inevitabilmente la nostra vita, i nostri giudizi, i nostri criteri e diventa la confessione pratica, vissuta nelle nostre scelte quotidiane, che lui è il Signore della vita e della storia di tutti gli uomini, che è il Signore del mondo. E l’ascolto si fa dono d’amore: la Vergine dell’annunciazione va da Elisabetta a soccorrerla nella sua necessità. Donna dell’ascolto, Maria si presenta nella visitazione come Madre dell’Amore: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?» (Lc 2,43). La Parola di Dio nasce dalla vita. Cosa dire? E’ l’intuizione del Regno di Dio dentro di noi, è la certezza di essere stati “toccati” dalla grazia divina. Giunge con i suoi problemi: i malati, gli storpi, i ciechi, i … Il primo è quello di una certa rigidità nel riproporlo, intesa quasi in modo meccanico, come una serie di inflessibili atti successivi, mentre invece lo stesso Guigo intendeva i quattro passaggi come concatenati e interdipendenti ma non rigidamente vincolanti. Abbiamo oggi è domani per entrare in questa dimensione di “ascolto” personale e provare. Certamente, come ogni cammino di vita spirituale ha le sue fatiche e, alcune volte, soprattutto quando sperimentiamo qualche forma di aridità spirituale, potremmo anche essere tentati di abbandonarlo. Nella collatio si condividono le proprie debolezze, ma soprattutto le meraviglie che in essi compie la Parola di Dio. Come fare la lectio divina. Non è giusto accettare dalla Scrittura solo approvazioni e consolazioni. Un metodo per leggere e approfondire la Parola di Dio; una via ben collaudata per accogliere la Parola, per approfondirla e gustarla, un sistema che costituisce un vero e proprio itinerario spirituale in varie tappe (cfr nota in fondo al testo). Ricordo dei richiami già presenti in qualche lettera di S. Paolo? Il terzo momento è l’oratio, la preghiera. A questi “quattro tempi”, più personali, si aggiunge un “quinto tempo” o elemento quando si vive in comunità e si pratica la lectio Ritorna in qualche racconto del vangelo? 3Tutte le cose avvennero per mezzo di Lei, e senza di lei nessuna cosa avvenne. Nella pratica della Lectio divina, la cosa importante non è capire la Parola, subito e a tutti i costi, e “preoccuparsi” se un testo della Scrittura dice nulla… La prima cosa davvero necessaria è essere raggiunti dalla Parola, essere abitati dalla Parola, diventare dimora, tempio della Parola. Lc 24, 27 Introduzione "Nelle nostre società post-moderne, sempre più vissute come folla di solitudini, l'attesa della Parola è divenuta il bisogno vitale di non essere soli, l'urgenza di venire Gradualmente le parole della Sacra Scrittura incominciano a liberarsi e la Parola si rivela davanti agli occhi del nostro cuore. Occorre, anche, avere presente che gli autori sacri amano caricare alcune parole di un particolare senso o evidenziare alcuni vocaboli (generalmente i verbi) ripetendoli più volte in versetti ravvicinati o nello stesso versetto. Ognuno scopre che essere fratelli/sorelle vuol dire indicare gli uni agli altri la strada da percorrere, offrire il sostegno reciproco e camminare insieme verso l’unico traguardo. Ancora). "La lectio divina è un approccio graduale al testo biblico e risale all'antico metodo dei Padri, che ... delle cose di Cristo. Nella meditazione si fa emergere la punta teologica del testo, il suo messaggio centrale, o comunque un suo aspetto che in quella concreta lectio divina si rivela “parlante”. Questo aspetto consiste in una ripetuta lettura di un passo della Scrittura al fine di comprendere il significato che l’autore originario intendeva comunicare ai suoi lettori o ascoltatori. In Gesù, il Padre tutto ci ha detto e ci ha dato. Il termine latino contemplatio va tradotto in italiano: guardare, osservare con senso di meraviglia, di stupore, con ammirazione. 03043 Cassino (Fr), Italy, Centralino:  +39 0776311529email: info@abbaziamontecassino.orgPosta certificata:  montecassino@pec.it, Per contatti con la stampa o informazioni su eventi, Cell. I momenti o passaggi principali sono: lectio, meditatio, oratio, contemplatio. La Lectio divina: imparare a pregare con la Parola di Dio Questo breve Sussidio sulla Lectio divina si divide in due parti. (principali o secondari). Nella collatio il protagonista principale è lo Spirito Santo, vivente nella Parola di Dio e nelle sorelle/fratelli. La condivisione della Parola. Quali messaggi e valori mi comunica, attraverso i dati che ho evidenziato?” Si tratta di raccoglierci e chiedere al Signore: «Cosa dici a me con queste tue parole?». Quindi, pur essendo sempre una Parola personale, è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa. Nella collatio ognuno vede il fratello, la sorella in una dimensione di fede. Quale?” Andiamo a cercare questi riferimenti, li confrontiamo con il testo che abbiamo davanti, notiamo le somiglianze e le differenze. La Lectio Divina è un metodo “ideato” da Guigo II Certosino. Dalla lectio si passa alla meditatio intesa come attività di ricerca della verità nascosta attraverso l'uso della ragione; la meditatio fa masticare e ruminare ciò che si è assunto con la lectio. 1) La Lectio divina. Questa “lettura divina” non è evidentemente una semplice lettura della Bibbia, fatta per curiosità o a scopo di studio o di ministero, e non è neanche semplice lettura spirituale. Portando in noi la Parola di Dio, portiamo dunque in noi l’eterno, la vita eterna” (Benedetto XVI, Udienza generale di Mercoledì 7 novembre 2007, cfr Osservatore Romano 8 novembre 2007). Nella meditazione si fa emergere un suo aspetto del testo che, in quella concreta lectio divina, si rivela «parlante». Il brano, in ogni suo elemento particolare, è stato traccia, segno e mediazione della voce di Dio. La Parola universale. Nient'altro. E’ il contemplare agendo, in cui il cuore, toccato dalla presenza di Cristo, si chiede: . Bisogna “crederci”, evitando di esprimere giudizi di valore prima di averla sperimentata. Dio non vuole stare lontano da noi. Successivamente, è importante prolungare questa raccolta di dati, cercando di ricordare dei brani simili della Bibbia, o di cercarli con l’aiuto delle note in fondo pagina o dei paralleli, normalmente citati in margine. 22/12/2020 – Aggiunta la condivisione del brano 39 Lc 8,40-48. Trascurandoli o svolgendoli disordinatamente si corre il rischio di una lettura sterile o addirittura controproducente. Lectio. Il fratello/la sorella è una persona con cui condivido un progetto di salvezza. “La prassi della Lectio Divina, se efficacemente promossa, recherà alla Chiesa, ne sono convinto, una nuova primavera spirituale.” Benedetto XVI (16.11.2005) È forse il dono più prezioso che lo Spirito ha fatto alla Chiesa del nostro tempo, quindi, fatto a noi, coscienti di avere una grande responsabilità nel mondo di oggi: annunciare il Vangelo. Lectio Divina della IV DOMENICA DI AVVENTO / B con P. Paolino Saia LETTURE: 2 Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38

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