É meno nota ma molto triste la storia di Peter Norman, secondo sul podio che, dopo aver espresso solidarietà ai due atleti, venne completamente boicottato dal suo paese. Bianco. Blog Calciomercato.com - Mario Domenici ha scritto un articolo dal titolo Peter Norman, il terzo uomo : commentalo o scrivi il tuo! A cambiare la storia dell'olimpismo e l'iconografia del '68 fu però il podio nero dei 200 metri sul quale, accanto a Smith e Carlos, salì anche un terzo uomo. Nel tunnel che porta al podio, Smith e Carlos confabulano tra loro, organizzando la protesta che passerà alla storia. Noi oggi viviamo in tempi difficili dove alcuni diritti, per cui milioni di … Gli atleti Tommie Smith e John Carlos portano sulle loro spalle la bara di Peter Norman durante il funerale di quest'ultimo nel 2006. Ospite di nessuno, si era pagato il biglietto come un uomo qualunque. Norman ha pagato un prezzo altissimo ma il suo sacrificio dimostra che la lotta per l'eguaglianza coinvolge tutti, è la lotta di ciascuno di noi. Se non conoscete la storia di questa foto e quest'uomo, è il momento di farlo. View replies (2) melly_guns. Oggi nel campus della San Jose University, una statua ricorda quell’evento. La storia di Peter Norman, il velocista dimenticato sul podio di Messico '68 Ai Giochi di Messico '68, Tommie Smith e John Carlos, arrivati rispettivamente primo e terzo nella finale, alzarono al cielo un pugno inguantato di nero. Nel monumento non si trova una statua ma soltanto le orme di Peter Norman, l’atleta australiano che arrivò secondo: «Io sto con voi, datemi una … 67w 34 likes Reply. Il primo a sinistra in una foto. Onoriamo la sua memoria e questo messaggio di amore condividendo la sua storia. Assieme a loro, sul secondo gradino del podio, l’australiano Peter Norman. L'australiano Peter Norman, che a 26 anni finì secondo e capì anche di esser finito nel bel mezzo della Storia. Bianco o nero che sia. A Washington, il museo di storia afroamericana inaugurò una statua a grandezza naturale, replicante il famoso podio con Tommie Smith, John Carlos e, questa volta, Peter Norman. 7giorni ha chiesto all'autore perché oggi è così importante raccontare questa storia e parlare di diritti civili: «Peter Norman è una persona normale, che ha fatto un piccolo ma fondamentale gesto. Peter Norman, due anni prima, era venuto a Sydney per vedere la finale dei 200 metri. Durante le olimpiadi del 1968 Norman diede il suo appoggio a Smith e Carlos durante la loro protesta e per questo venne condannato dai media australiani e e continuamente boicottato dai responsabili sportivi. Peter Norman nelle eliminatorie ha fatto registrare il nuovo record olimpico, coprendo la distanza in 20,2 secondi. Un’immagine che passerà alla storia. L'umanità ha ancora bisogno di persone come Peter Norman.

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