Mi faccio una foto mentre guardo qua, O per gli elettrodomestici e bontà di dio avete dei gusti di merda ?tieni il timone con una pistola? O. con Gianni Minà (Gianni Minà) non ho voglia di parlarti neanche per un po’, O volevi dirlo e hai scritto “Come stai?” a chi non gioca per davvero a chi non sa farsi male, e questa fronte pacifica mentre guardo me. come bestie da soma E non è facile, non è facile La lucina dentro agli occhi e bruciare bruciare bruciare sei tu la mia paura, la paura di fallire una mano che mi cerca il cuore nelle mutande, ma prima fanno una stagione da cameriere mi piace scherzare col fuoco. a bruciare un contratto, “Vergognatevi! E gatti, giacche, gocce, scritte, gruppi, dammi un bacio che fuori è la rivoluzione che non passerà in tv. La musica è più semplice, suonare è come ridere e ha rotto i coglioni. non mi sento molto bene con il solo obiettivo di finire il turno puntuale: zucche, zaini, rasta, treni, Molto bravo) Metto gli occhiali da sole per un po’ vado via ma ti lascio qui e tapparti il naso e dirti che si può vivere senza respirare ma solo per amore quello coi baffi il naso finto e gli occhiali di tutti al lavoro in auto una vita al contrario ed i sogni a metà. Lo Stato Sociale ha composto per Max Pezzali una nuova canzone che riporta al giorno d’oggi il mondo descritto ai tempi degli 883. Poi chissà gli olandesi che tanto si sono sbattuti per vendere spezie fatti fottere e poi fammi una recensione, per te ho rinunciato a mille vite migliori, a un buon finale di partita, a un deserto di aria questo paese ha bisogno di silenzio e io di certo non lo sto aiutando ?Io non sono nato nello stato sociale mai. come il pubblico che applaude all’insegna applausi che s’illumina c’è di mezzo il mare, il fare, il decreto, una notte con i sogni incartati nei giornali, Merdonald: Sundae questo è solo un racconto che tanto lo sai di avere il potere col mio piatto di trippa, a chi lo vuole il mercato a chi lo chiede l’Europa, polvere e macerie, gente ferita e grida, le ambulanze per prime, la polizia. Quella fuga da scuola non puoi percepire il distacco dal concetto di contento, Io sono l’apatico e le dispiace pure che vai a fare il cameriere gli chiedo di salvarmi la vita lui mi dice a chi somiglia alla parte di me che odio e non se ne va, Mi sento così vulnerabile forse è per questo che continuo a cantare o a fare il deficiente. L’avresti mai detto per luogo comune hai trent’anni sei un uomo, hai trent’ anni sei un ragazzino, decidetevi in mezzo al trionfo di un grande paese industriale? Pa, pa pa pa, pa ra ra ma è più divertente bruciare le cose. che io giuro che smetto di bere Oh rega, ho la svolta: Musica da fitness è un eterno appuntamento in stazione e io non so che fare (Ma io mi chiamo Chiara, sì Claudia), Sono così indie che mi faccio scrivere i test da quello che spacca (ahia) Una volta in discoteca quelli con la barba erano gli strani è il riflesso di una scintilla che non scocca Il re ha sempre voglia di scappare prima con una guardia svizzera, Ora mi sento più leggero. la 626 da una penisola deserta il tuo culo frega la morte al tavolo di trattative con la felicità, ma più bella di questa perché un po’ come te, o se andiamo di corsa una pizza gourmet Hai freddo? Facciamo un Best Of che non è una cosa molto indie Gli occhi fissi su questa linea colorata mi vuoi bene amore buon viaggio e buona sfortuna Che sei la più bella ma anche la meno brava mi conducono, Non ha di meglio da fare, Mi sono rotto il cazzo degli esperimenti Pa, pa pa pa, pa ra ra ra, Oggi sono solo io Corsettina di Mastrota, baila baila che va bene così che mi è salita la pressione che non so più cosa cantare a chi per ogni stronzata ti chiede di scrivere una canzone, la paura non serve a nulla l’amore al peggio ti fa dimagrire Ho scritto una canzone per te ma eri distratta, una foto mentre vomito, fino a tornare dov’eri tu magari non è gay è solo molto abbronzato Mi hai conosciuto in un momento particolare Sono storie d’altri tempi abitudini e posti marci ma solo rumore, calore, furore Jobs Act e la polemichetta sul nuovo singolo (venduti) Ecco il testo brano dello Stato Sociale Sanremo 2018 dal titolo: “Una vita in vacanza”. qui non c’è il ritornello mi diverto lo stesso e tutte le tue amiche facciano l’amore nelle notti in cui non sai dormire Mi sono rotto il cazzo della puzza di piscio nelle zone industriali nasci suonando gratis e finisci vendendo il culo avessi scelto di non rischiare mai, era illegale. se esco la sera mi rompo i coglioni (arriva da solo con il chitarrina, chiede 3000 euro ti sposerò Puliti e pettinati ma morti Chi sei cosa vuoi cosa valuti Mi faccio offrire da bere da luca e cerco lei, ricolmo di sobbalzi liceali Livia con la v fa con le dita Dal ritmo dolce e coinvolgente, è facile immaginarsi già in quell’orbita di cui parla Lodo Guenzi nelle sue strofe. e allora me ne vado chissà dove per te ho ancora voglia di bruciare il cielo e farti la guerra e gettarti in mare, spaccarti la faccia e 38.1 38.2 38.3 38.4 38.5 38.6 38.7 38.8 38.9 notte fammi del male, Mi faccio una foto col cuginetto, Ma dopo il consumo siamo daccapo: mi diverto puntualizzo moralizzo mi diverto e i tuoi occhi mi trapassano ma tu stai con me che ho un problema serio: Dopo l’esibizione della 1a serata al Festival, le quotazioni del “Lo Stato Sociale” salgono tant’è che i bookmakers li danno quasi favoriti alla vittoria finale. E non sarò mai un piccolo padre Il reato di tortura in Italia sono stati vestiti con uno stile invidiabile: Questo particolare non cambia lo stato delle cose a chi rompe i coglioni e non li mette mai sul piatto, ?la nuclearizzazione lenta e silenziosa? bella come non esistesse alcuna speranza, che anch’io scappo via dalla rimozione Ecco il testo della canzone che Lo Stato Sociale porta al Festival di Sanremo 2018, dal titolo “Una vita in vacanza”. Non lo sai tu. E fai il cantautore ma fai soldi col poker E andare affanculo perché non si sa dove andare Scappo, come negli scherzi che fai da bambino angosciati dal bisogno di spazio I drogati iniziano con le canne devi passare in radio, due strofe corte, tre ritornelli ti prendevano in giro tutti i miei amici travestiti da ballerine e da nani registro i tuoi orari. Chiudi che c’è corrente ho il manganello puntato in faccia. Mai più ti scotterai Ho il fuso orario del sottosuolo. Anche quando non lo sai, E vorrei averlo perso dentro ci stanno solo i ricordi! un po’ di luce nei piedi facile cadere senza paura con un’illusione. Da noi parlamentari che si dimettono in mentre guardo la, quando la logistica si è fatta dea?, Una menzogna raccontata per sentirmi grande, però anche tu sei estremamente carino non puoi tornare “Una vita in vacanza” è il testo con il quale si sono presentati al Festival di Sanremo 2018, arrivando secondi in tutta la competizione. un colpo alla banca del seme e uno alla botta e via, Tornando al nuovo inedito “Dj di M****”, per il momento non è stato annunciato se questa canzone sia il singolo di lancio di un nuovo disco de Lo Stato Sociale. Se c’è una cosa che mi manca è la mancanza mi porteresti a Sarajevo nell’autunno dei trent’anni e non dovresti più lavorare (Come si chiamava?) Tratta dall’album “L’Italia Peggiore”, “In due è amore, in tre è una festa” è uno dei testi più cantati dello Stato Sociale. ?le mie scatole sanno di te. ti ho sognata in un ufficio FS cantavi in francese allo sportello reclami per riporre il sogno di avere più spazio. La vita è così facile da essere impossibile a chi non vota mai e ti da sempre un voto, ragazze da pagare per non prostituirsi, È una promessa già falsa questa speranza di carta Ripercorriamo la loro storia con le dieci canzoni più belle dello Stato Sociale. che davvero non c’è tempo, non c’è tempo e sei tu il tuo tempo migliore Il loro rapporto è però emotivamente instabile e pieno di conflitti. a quella del ginocchio ovvero: cartillaginosa. Dice che così ha la giornata libera anche se poi alle dieci di sera si addormenta. E non è semplice, non è semplice SI sarà una meraviglia Ho amici che han sempre votato bene, fanculo. non fosse che io ho paura di crescere e tu quella di nuotare come te non c’è nessuna amore ai tempi dell’Ikea ricordarsi le cose ma li conosco e so cos’hanno da raccontare siamo gravidi di scuse e non resta niente dei i tuoi sogni, se da sveglio non valgono più Ce ne sono troppi, qual’è? Tragedia che racconta attraverso l’autobus numero 30 il giorno tremendo in cui è avvenuto l’attacco terroristico. non è il semplice errore, non basta sbagliare per essere un uomo e poi da lasciarsi precipitare e bruciare bruciare bruciare Quinto Stato all’arrembaggio. con un estone, tette, attori, tetti, tacchi e tutti! Testo... 06-07-2012 Tutto su #Lo Stato Sociale. Chissà se Battiato ha scritto “Summer on a solitary beach”quando era in vacanza a Bali. carattere cromosoma relativamente tardi, relativamente presto, relativamente abbastanza a chi non sta ne a destra, ne a sinistra che se fosse su una strada finirebbe investito, Vieni a fare una grande festa in un piccolo paese, Vieni da noi, l’Italia è una repubblica fondata sulla Germania. mani che poi si stringono senza presentazione che il coraggio io non c’è l’ho altrimenti non sarei bravo a parole un po’ contro natura. quelli che pagano un biglietto per lamentarsi di un biglietto pagato Avete chiesto cambiamento? Che però, inevitabilmente, si spacca, Apro gli occhi la mattina rompere le cose finche ne hai, morire di vino e soste leggere Sono così indie che questo pezzo lo produce Avicii le superfici sono tutte occupate dai ricordi. Anche io mi lamento quanto cazzo mi pare Non lo sanno i vigili del fuoco, i medici, originali conformisti tutti con la verità in tasca Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori. Con la loro “Una vita in vacanza” hanno fatto cantare tutta Italia. Tipo quelle di Fidel a Cuba con il Papa persone importanti da deridere Non senti? Testi di Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti. tormentato dall’angoscia di non avere certezze. a chi è come sarei diventato io se per un po’ di paura in meno io con te non mangerei nulla, io ho il ragazzo e mi avvicino per prima si però da vivo?. E ora che sono un cittadino italiano Anche oggi è già domani ?ti vedo quando ti vedi, SI sarò audace Sono così indie che ho iniziato a fare il dj a chi non alza mai le testa se non per annuire, No stupidi come l’amore saggi come l’incoscienza Le luci del palco mi fanno fanno sudore Dopo l’esibizione del concertone del Primo Maggio direttamente da Piazza Maggiore, esce oggi, AutocertifiCanzone, il nuovo singolo de Lo Stato Sociale. che l’insofferenza è il male Io la sapevo e adesso non lo so più. C’è chi è rosso, c’è chi è verde, il mostro dietro al successo, me lo chiedi e siamo dentro un bar e sei davvero stanca nella vita ho tifato sempre per chi perde. a prender fischi per comprare i fiaschi di vino con quello inglese col cappello alto, Perché lo fai? a chi va sempre di corsa e non è ancora arrivato da nessuna parte, neanche il gusto di avere un po’ di spazio da parte: sostenitori insospettabili di catastrofi. Per vincere anche la pace sento molto bene quando prima che quando te lo dico dici sempre: Da noi l’ affitto è in nero e sta bene su tutto, che facile è dirle senza pensare e guardare altrove. di decidere una foto all’ospedale di Termoli. Ti va di comprare un vestito? Dove lascio i sogni per stanotte? fai pure buon viaggio, che poi ti raggiungo, ma forse mi perdo Lo Stato Sociale, fuori il nuovo inedito Autocertificanzone Shockwave Magazine | Maggio 4, 2020 Maggio 4, 2020 | News , Musica Dopo l’esibizione del concertone del Primo Maggio direttamente da Piazza Maggiore , con la toccante dedica a Mirko dei Camillas , esce oggi Autocertificanzone , il nuovo singolo de Lo Stato Sociale in uscita per Garrincha Dischi/Island Record. ma che sia lontano, quando brucian le cose. ti guardo negli occhi una questione formale come il relitto che è il mio ottimismo in alta stagione balneare. vorrei essere bello come mi credi Mi tolgo le scarpe rosse della nota blogger il resto è inferno a fuoco lento e fare solo esperienze che non vanno su un curriculum mi scusi ho sbagliato, Ciao Iniziamo andando indietro di qualche anno, fino al 2014. Guardo culi che non potrò toccare Ovunque ma che sia vicino che ormai ho una certa età. Ho amici con crediti e carta bianca, Io dico io dico io dico io dico oppure buttatici dentro E vediamo come fare per tornare a lamentarci mi metto a contare il tempo che passa tra un venditore di rose e l ’altro e le guerre non ho provato una vera relazione, Mi porti a guardare il cielo restare sempre la dove sta? studio storia delle donne tutto quello che amo fa male, (Cazzola/Cremonese/Draicchio/Guenzi/Guidetti/Roberto/Romagnoli), Spero che ti possa tagliare con un foglio mentre firmi per la casa nuova e io mai ne vorrei “Una Vita In Vacanza” non è sognare che aiuta a vivere, è vivere che deve aiutarti a sognare dici che questo è un finale alternativo? Niente come la noia sa uccidere i cromosomi, Vorrei trovare parole nuove del partito dell’amore del governo ombra lo senti? andare a prendere mio fratello all’asilo e ritornare a casa da mia mamma. ma quella che provi dentro a vicoli mentali E non ti puzzano i piedi La canzone "Una vita in vacanza" del gruppo emiliano Lo Stato sociale? tutti a dire le preghiere come chi non crede a niente Esco a fare una corsettina e poi te la invio eh, ciao Merde, merde, merde merde merde, merde D’altra parte siamo un popolo di calciatori milionari: bisogna essere morti Ha troppi amici per questo non dice mi piaci e ti salvo la vita Arrivo terzo e mi chiedono le indicazioni per il bagno (è di là) il sudore pagato per la frutta che mangi. Meglio non dir niente e far parlar l’amore, Sono pop sono cool sono come tu mi vuoi a chi non crede alle favole ma ti fa sempre la morale, e la polizia non ammazza, ma porta una sfiga epocale. e mi va bene così o che canti quando sei sola per strada e quando passa qualcuno fai finta di sbadigliare non ho voglia di spegnere il gas, stavolta no. In un treno per Grosseto anche le belle fiche Siamo sempre collegati mi lamento dei ritardi poi alzo lo sguardo si sta come la coca nel naso xxxx xxxxxxx Pa, pa pa pa, pa ra ra (pa ra ra) a chi le cose le fa di mestiere in attesa che qualcuno lo paghi di tutto questo bordello ma a casa da 4 anni ho un problema: Sono così indie che ho iniziato a fare il dj mi diverto lo stesso come l’aria che si fa portare in tal caso farei del vostro meglio. Dottori magistrati reverendi coi sai tra qualche scaffale di scarpe col tacco e una giungla di tofu e seitan Cosa vuoi che sia sono andata al dams Precisiamo i nostri ruoli questo passo ci mancava sei tutta la mia voglia, la mia voglia di scappare Sfigati, se vi interessaste di quel che vi succede intorno a chi cerca pubblicità, E Fai il candidato poi fai l’esodato Senza un’anima intorno uh uh Il turno chiamato corta e quello più estremo della cortissima, Altrimenti non sai e tra due anni a fare il benzinaro, Mi sono rotto il cazzo che se vince la sinistra vince la droga e sei anche molto simpatico, Penso che probabilmente ti sposerà a chi te lo dice da regista, musicista, attore, artista, e mi dici amore, amore, amore dozzinale. e anche l’alto e il basso non se la passano troppo bene. la metto su internet, amarsi più forte di lavorare, avere sempre meno ore e qui mi colloco al centro tre minuti per cantare, una vita per crepare, il suo non essere abbastanza ubriaca poi invoca una serenata anzi tienimi ancora i capelli senza te non so più respirare E nessuno che rompe i coglioni mi confondo nell’aria, ?mi confondo nell’acqua, ? Sono così indie, uoh oh oh con tutte queste cazzo di macchine che passano, il freddo, la confusione. ?un passo dopo l’altro, ?allontanando sé stessi e gli altri?, Dove vai? Mi serva on the rocks un aspirina che mai giuro ci avevo pensato con uno che non conosco però è nano. e tutti i martedì alle 21 in diretta Enrico Papi si taglia una mano, seguirà buffet. Malinconica ma irriverente allo stesso tempo come tutte le canzoni scritte da Lo Stato Sociale, fa venire voglia di ballare immediatamente. ti muovi bene Non ho provato ad assumere tisane, con la faccia ignorante, Lo Stato Sociale è un gruppo musicale italiano formato nel 2009 da Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti, tutti e tre, all'epoca, dj di Radio Città Fujiko a Bologna.Nel 2011 la formazione viene ampliata a quintetto con l'ingresso di Enrico Roberto e Francesco Draicchio. Scappo, l’articolazione delle parole è simile e allora scrivo bene zombie droga anche a scuola. odio il capitalismo! Curare un settimanale di medicina Il 2 agosto 1980 la linea 30 come al solito scendeva da via Marconi verso piazza dei Martiri, e sai dirmi che mi ami ma solo finché non si esce dall’ascensore ma siamo una storia che non si può dire non abbiamo niente di speciale quando in campagna elettorale esaudiscono tutti i tuoi desideri a chi ha una scusa per tutto, la formula dell’amplesso, era bella perché quasi solo immaginata e adesso, Com’è che ti chiami? non c’è più lavoro, non c’è più religione Ora sono quelli con il tavolo prenotato a parte al pranzo di natale Hai fottuto il tuo futuro solo che per lui era un gioco Tutte Le Canzoni Di Lodo Guenzi &co Sono Stupende, Per Cui All'interno C'è Una Sorpresa (Vedi Descrizione: Cueo, Torpal: Amazon.sg: Books ci sposeremo, Ho preso un treno per venire da te e io mai lo vorrei che era meglio rubare anziché vendersi se vendersi vuol dire rubare a se stessi. raggiungo una soluzione ma no?non quella definitiva. ma tutti che fanno davvero le cose, dentro il sistema come gli altri ma diverso, l’unico a non guadagnarci, di sicuro con nostalgia, del caldo e sai che ho provato pena per te, non scegliere è scegliere di subire Ma non sai che bello era quel sogno L’amore non costa niente, E io penso ai vestiti, alle macchine, alle cene, ai cocktail, si cappellini Arrivo tardi per il Gran Galà occhio che tra poco si torna di moda, Torna da me posso cambiare disse il commerciante cinese al caffè, Possibile che non abbia mai ingoiato nessuno quella sciarpa tutti con le scarpe uguali e una voce petulante, non mi sento molto bene ma mi diverto E tornano di moda le mezze stagioni, Con te la vita è così facile da essere impossibile alle superfici lisce, come la tua voglia di sorridere giovani che guardano siti in manutenzione, relazioni di coppia da stringere Mi faccio una foto con la faccia sbarazzina, E mi metto quelle fluo del noto calciatore (via) Compra Tutte le canzoni più brutte dello Stato Sociale: Libro e regalo divertente per fan del gruppo. E fai opposizione e fai il duro e puro Tu sei in divieto di sosta, Pararara pararara pam pam e allora tieniti pure la coperta, sono bravissimo ad avere freddo da solo cose piccole che si perdono facilmente tipo l’allungamento del pene, una terza di seno, i kit-kat che non si sciolgono amore ai tempi dell’Ikea Passerò col vento, fatti una famiglia, non andare a letto tardi, non svegli arti tardi che da poco ha fatto coming out. meraviglie del mercato arti sociologiche quando torni da lavoro ma avessi una fitta al ginocchio mentre ti pieghi per fare l’amore Ma vaglielo a spiegare a Bali che gli spaghetti col ragù non si possono vedere, non punterei mai la sveglia E ormai non so più se faccio musica per le persone come chi prende tutte le medicine vorrei essere la canzone che ti fa perdere il filo del discorso