Un tempo il passaggio era importante per i numerosi montanari che arrotondavano i magri raccolti con il contrabbando attraverso i confini: infatti sul valico campeggia ancora il cippo confinario tra il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana datato 1828. 00 che risale ad evitare stratificazioni dell'arenaria detta macigno di M. Orsaro; tornati sul crinale si perviene infine alla vetta del M. Orsaro 1831 m (0.30-2.30). Il sentiero risulta in alcune porzioni piuttosto inclinato trasversalmente richiedendo un po’ di attenzione. Al primo bivio si prende a sinistra il sentiero 623A verso il passo della Cisa (0.25 h). 1724 m.) posta sullo spartiacque appenninico e stretta fra i monti Braiola e Orsaro.Il crinale principale segna anche il confine del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che a nord del Monte Braiola occupa esclusivamente territorio emiliano. Sbucando in piano in un boschetto di abeti rossi voltiamo a dx ad un bivio, seguendo il segnavia 729. In tal caso si può vagare tra le ondulazioni del pianoro, tra vallette e doline fino a riprendere una carrareccia a destra sui segnavia che riportano in discesa nella faggeta a riprendere l'itinerario principale presso la Bocchetta del Tavola: occorre calcolare almeno 30' in più sui tempi dell'itinerario. Il sent. Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Dal Rifugio Monte Orsaro si segue la strada sterrata. La risalita con il sentiero 132 è lunga e faticosa come lungo il sentiero 00 sono presenti tratti piuttosto ripidi per lo più da affrontare in discesa se percorsi nel senso descritto. Salendo dal Rifugio Lagdei, si tocca il noto Lago Santo, poi si sale prima nel bosco e in seguito tra le praterie sommitali fino al Monte Marmagna, una delle vette più belle, note e frequentate della zona. Raggiunta più o meno quota 1550 m. esco in campo aperto. 725 in discesa, perdendo quasi 200 m. di quota con scorci sulle vette del M. Ventasso e dell'Alpe di Succiso, in alta Val d'Enza, e sui più vicini monti Caio e Navert, fino a sbucare sull'ampia radura in una conca, spesso frequentata da cavalli al pascolo: siamo al Prato della Valle 1262 m (0.20-4.00). Dopo 400 m circa, al bivio con i sentieri 607A e 617 a destra presso un grosso masso (1960 m c. 611298E-4905354N), proseguiamo diritto con il sentiero 619 e iniziamo a scendere lungo il crinale in direzione NE. Vi ospitiamo dal 1999 Fermati per una breve sosta, per pranzare o passa da noi tutta la notte: sarai sempre il benvenuto Il Rifugio 3 C a m e r e 3 B u n g a l o w s 32 P o s t i L e t t o 3 P o … Continua a leggere Chi Siamo → Presso il Rio Grande un cancello ci fa entrare di nuovo nella Foresta Demaniale, e all'aperta faggeta subentra un cupo e colonnare bosco di conifere. Si possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell'attività. Si trova a Monte Orsaro ed è raggiungibile in auto. Il percorso sale ripido. Rifugio Monte Orsaro (1300 m). Classica escursione, uno dei sentieri più frequentati del Crinale dei Laghi. Lasciato a destra il sent. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. L’utilizzo dei medesimi viene effettuato su propria iniziativa del singolo visitatore. In corrispondenza dell’incrocio fra i sentieri 623 e 625 è possibile salire sulla sommità del Monte Cusna (q. Una discesa nel bosco mi riporta poi al bivio con il sentiero 128 dopo il quale, ripercorrendo il tragitto dell’andata, ritorno al Passo di Cirone. 3492260668 - e mail: info@rifugiomariotti.it - sito: www.rifugiomariotti.it Rifugio Lagdei: tel. Ci sarebbe la possibilità di salire direttamente la cresta sud dell’Orsaro con una relativamente facile ma esposta arrampicata ma io opto per percorrere il sentiero 00 che ripido ma senza difficoltà sale sulla vetta (q. Oltrepassata da monte l'ex-caserma forestale (oggi dependance del rifugio) ci si inoltra in salita tra il colonnare bosco di conifere di reimpianto, lungo una mulattiera costruita nel 1890 dal comune di Corniglio su finanziamento della giovane sezione del CAI (solo nel 1914 infatti la foresta fu acquisita dal Demanio e affidata al Corpo Forestale). Ripartiamo infatti mantenendo il segnavia 00 di crinale, andando immediatamente ad aggirare una costa in esposizione che potrebbe impensierire i meno esperti. Valicato a quota 1632 m il costone, si scende in breve sul fondo della valletta successiva, uscendo dal bosco presso un bivio: di fronte un sentierino conduce alla visibile Capanna del Braiola 1610 m (0.10-1.20), un antico ricovero dei pastori lunigianesi sistemato dal CAI di Parma come bivacco aperto a ricordo del socio Roberto Schiaffino, scomparso sulle Grigne nel 1985. 132 e cala verso un grande catino naturale, una sorta di dolina tettonica, detta Borra del Sale, forse per il continuo transito di muli carichi del prezioso conservante, avviato dal mar Ligure alla Val Parma attraverso ogni valico possibile (in questo caso per non pagare dazi ai Pontremolesi, governati per secoli dagli Spagnoli). Tali collegamenti sono inseriti con il solo fine di fornire un servizio il più completo possibile in termini di informazioni. Punto di partenza dei sentieri per il monte Cusna e i monti Prampa e Cisa. I due sentieri si riuniscono presso il valico di crinale detto Bocchetta del Tavola 1444 m (0.40-3.40). Superato l’abitato si segue la strada per il paese Monte Orsaro, al bivio successivo si va a sinistra, in salita, raggiungendo la vicina stazione sciistica di Rescadore, ci sono alcuni hotel e residence, si continua sulla strada asfaltata fino alla sua fine, 3 Km dagli alberghi, dove c’è la radura di Pian Vallese. © 2021 Sentieri in Cammino | Powered by. Accompagnato dal suono dei campanacci delle vacche cammino piacevolmente con lievi saliscendi fra i prati ad est del Monte Tavola. Essa sale con un percorso più graduale e panoramico al Lago Santo, rispetto al sent. Da qui si domina un ampio settore dell'Appennino Reggiano. Posto in località Ronco Pianigi nei pressi di Febbio è raggiungibile in auto. vicina stazione sciistica, ci sono alcuni hotel e residence, si continua sulla strada asfaltata fino alla sua fine, dove c´è la radura di Pian Vallese siamo a circa 3 Km dagli alberghi. MONTE PRADO (2054 m) Sentieri: 633-631-00 Dislivello 310 metri Tempo di percorrenza A/R 2h00’ Con i suoi 2054 m. il Prado è il monte più alto del versante toscano, si può raggiungere la cima percorrendo lo stesso itinerario che porta al lago (633-631). Non abbandonare i percorsi segnalati. Ancora un breve tratto tra i faggi poi il paesaggio muta divenendo molto più dolce. Punto di partenza dei sentieri per il monte Cusna e i monti Prampa e Cisa. Una carrellata sulla storia geologica e vegetazionale dell'alta Val Parma. Si attraversa un bosco ricco di castagni secolari. Informazioni > Sentieri CAI. Una meta classica da almeno un secolo di escursionismo nel parmense, il Lago Santo, completato dalla visita alle torbiere glaciali a monte di esso e alla vetta del M. Orsaro, montagna importante per il toponimo, per la posizione imponente dal valico della Cisa, attraverso cui per secoli passò mezza Europa, in una successione di paesaggi sempre diversi. La traccia è stata rilevata direttamente ma potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze. L'arrivo è al Passo delle Forbici, al confine con la Toscana. Monte Cusna: descrizione della via normale di salita a Monte Cusna nel gruppo Appennino Reggiano con itinerario, tempi e difficoltà (relazione del 07/07/2008 di Giuseppe A. ) diviene verso S attraversando sulla mulattiera lastricata alcune pietraie ai piedi del crinale dello Sterpara: a destra il M. Orsaro, oltre la valle, chiude l'orizzonte. L’escursionismo è un’attività potenzialmente pericolosa e va effettuata con la necessaria preparazione fisica, teorica e con l’adeguata attrezzatura. Punto di partenza del sentiero 617 per il monte … I Prati di Sara, grandi praterie d'altura (m 1610) quasi pianeggianti circondate dalla faggeta, si trovano ai piedi del monte Cusna. La leggenda del monte Cusna Percorso Monte Prado di Escursionismo in Casone, Toscana (Italia). Rifugio Peschiera Zamboni (1151 m). Tornando al bivio si prosegue a destra sul sent. Si declina ogni responsabilità per i contenuti presenti in eventuali siti raggiungibili attraverso collegamenti (link) siti all'interno del presente blog. Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri. Monte Braiola ed Orsaro son lì, lungo il percorso GEA ottimamente segnalato e percorribile e mi sarei aspettata di incontrare qualcuno lungo la via. Escursione alternativa per salire sul Monte Orsaro con partenza dal Passo di Cirone e, percorrendo il versante toscano, passaggio dalla Baita Tifoni. Anche se solo di 22 km non bisogna prenderlo alla leggera visto che ci sono alcuni tratti dove bisogna portare la bici, il più duro sicuramente quello per la conquista della vetta con più di 400 metri di dislivello che però vengono appagati da una bella vista a 360°. In direzione opposta, oltre la Lunigiana e la zona del Passo della Cisa, l’Appennino ligure.Ben visibile in mezzo al mare si vede l’isola di Gorgona, un po’ più offuscate si notano l’Elba, Capraia e la Corsica.Verso nord invece la troppa foschia sopra la pianura Padana impedisce la vista delle Alpi. Una prima ripida discesa mi conduce nella faggeta. Il primo percorso segue per un bel tratto la strada forestale per poi infilarsi nel bosco, ed uscire allo scoperto poco prima dell’incrocio con il sentiero per i Prati di Sara. 13,1 Quota partenzam. *Gruppo del Sella: Traversata Passo Gardena-Piz Boè-Passo Pordoi, *Cascate di Barbiano e Tre Chiese da Villandro, *Cascate del Dardagna, Lago Pratignano e Linea Gotica da Farnè, *Corno alle Scale: dai Balzi al Lago Scaffaiolo, *Cime di Romecchio da San Pellegrino in Alpe, *Monte Giovo dal Lago Santo per i Piani dell'Altaretto, *Sentiero delle Cascate di Sant'Anna Pelago, *Cascate del Lavacchiello e Prati di Sara, *Lago della Bargetana e Monte Prado dal Casone di Profecchia, *Monte Alto e le Sorgenti del Secchia dal Passo del Cerreto, *Monte Zaiavor: anello da Passo di Tanamea per Sant’Anna di Carnizza, *Monterosso-Vernazza (Sentiero Verde-Azzurro), *Vernazza-Corniglia (Sentiero Verde-Azzurro), *Pizzo Tre Signori: traversata ovest-est da Ornica, *Valle dei Frati e Altopiano dei laghi da Carona, *Rifugio Casati dall'Albergo Ghiacciaio dei Forni, *Altopiano della Gardetta e Colle Margherina, *Punta Cristalliera e il Vallone di Malanotte dal Rifugio Selleries, *Pian della Mussa-Rifugio Gastaldi-Lago della Rossa, *Giro dei 4 laghi dell'Alta Valle Antrona, *Monte Sagro passando da Monte Borla e Spallone, *Giro del Catinaccio di Antermoia da Mazzin – I Tappa, *Giro del Catinaccio di Antermoia da Mazzin – II Tappa, *Altissimo di Nago – Il versante occidentale e la Val de Parol, *Pasubio: Cima Palon, Dente Italiano e Dente Austriaco da Malga Cheserte, *Col Quaternà e Cima Vanscuro da Malga Coltrondo, *Monte Pavione e Rifugio Dal Piaz dal Passo Croce d’Aune, *Cascate della Valsorda e Vajo delle Scalucce, *Sulle colline di Monteforte d’Alpone e Soave, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, https://massa-carrara.cttnord.it/orari-completi/P/317, Monte Pavione e Rifugio Dal Piaz dal Passo Croce d’Aune, Cascate del Dardagna, Lago Pratignano e Linea Gotica da Farnè, Altopiano della Gardetta e Colle Margherina, Sentiero delle Cascate di Sant’Anna Pelago, Tempi progressivi*: Passo di Cirone – Bivio sentieri 128/132 (1h50′) – Bocchetta dell’Orsaro (3h00′) – Monte Orsaro (3h15′) – Monte Fosco (3h50′) – Bocchetta del Tavola (4h15′) – Passo di Cirone (5h00′), Carta escursionistica: Parco Regionale dei Cento Laghi – n. 4 – 1:25000 oppure Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano – Foglio Ovest – 1:25000. Le relazioni inserite, di conseguenza, vogliono essere un aiuto per proporre nuove idee ma non devono sostituire nel modo più assoluto la capacità che ogni escursionista deve avere per prendere le necessarie decisioni in base alle proprie condizioni fisiche, abilità e conoscenze. Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001 e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Ne esco solo in corrispondenza della Baita Tifoni presso la quale è presente una fontana. Trasporti pubblici: Da Parma autobus TEP fino a Bosco di Corniglio via Langhirano (. Hai mai effettuato questo percorso?Vuoi qualche informazione in più oppure aggiungere qualcosa?Ti invito a commentare o a contattarmi! 1680 m.), piccola piazzola panoramica su cui è posto un antico cippo di confine. Poco dopo il guado sul Rio Braiola oltrepassiamo infatti una piccola torbiera (Padule del Braiola 1574 m), e dopo una breve discesa una seconda, ancora allo stato di lago ormai quasi interrato (Lago Padre 1574 m, 0.20-1.10). La burrasca di ieri consente una buona visibilità. 1900 Monte Orsaro - Rifugio (m 1300) 1 12 Inizio ore 20,30 2000 2100 Katherine Wheatcroft 348 7809766 ... breve il monte Bagioletto (m. 1758), da dove si ha una buona visuale panoramica intorno. In primo piano il Braiola poi via via i monti Marmagna, Aquilotto, Aquila, Brusa, Matto e altre vette parmensi-massesi fino ad arrivare ai reggiani Alpe di Succiso e Cusna e alle Alpi Apuane. 0521889352 cell. Verso occidente possiamo vedere il proseguo del crinale emiliano con, da sinistra a destra, le due cime di Monte Braiola e Monte Orsaro, nostro obiettivo nel proseguire l’escursione. La dir. Per questa escursione si consiglia la CARTA DEI SENTIERI E RIFUGI - PARCO DEL GIGANTE APPENNINO REGGIANO PARMENSE E LUNIGIANA - EDIZIONI MULTIGRAPHIC. Superare i cartelli del passo per alcune centinaia di metri fino allo spartiacque appenninico. 1831 m.). 729 che risale il versante più ripido dell'anfiteatro si sbuca sul valico detto Bocchetta dell'Orsaro 1723 m (0.40-2.00). 00, con tratti di discesa un po' ripidi, fino a superare la Sella del M. Fosco 1617 m (0.30-3.00), mai utilizzata per transito a causa dei suoi ripidi versanti. Non è possibile accorciare il percorso se non stravolgendolo completamente con andata e ritorno lungo il sentiero 00 riducendo così notevolmente dislivello (+600 m./-600 m.) e durata. I contenuti del blog sono protetti dalla normativa vigente sui diritti d'autore. La guerra di Liberazione lo vide teatro di un assedio nazi-fascista respinto da soli nove partigiani il 19 marzo 1944, ma occorse poi una nuova ricostruzione, cui seguì un ultimo ampliamento negli anni '70, quando la nuova seggiovia da Lagdei al Lago Santo portò un'ulteriore incremento di turisti. Chi lo possedeva non era giusto che ricattasse chi doveva con questo mestiere procacciar pane per la famiglia. Si declina ogni responsabilità per gli eventuali errori o inesattezze presenti nel blog e per gli eventuali danni o incidenti che da essi ne derivino. Dal rifugio Monte Orsaro si può decidere di seguire i sentieri n. 623A-623-625, oppure i n. 609-619. Rifugio Peschiera Zamboni (1151 m). Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo a info@sentieriincammino.it e saranno immediatamente rimosse. Accesso: Da Parma – Langhirano seguire in direzione Corniglio poi, appena superato il bivio per Miano, deviare per Bosco di Corniglio dal quale seguire per Passo di Cirone. Rientro a Lagdei in un bosco, anzi foresta, che da veramente il senso della grandezza, è così spaziosa. Dopo 20 min circa, in coincidenza di tornante DX, abbandonare la forestale, proseguire su segnaletiche CAI direzione Monte Cusna, l'intinerario taglia la strada forestale che, durante la salita si attraverserà per 3 volte, ad ogni incrocio segnaletica CAI. Alla mia sinistra le propaggini rocciose del Monte Orsaro mentre in alto le rocciose pendici del versante nord-occidentale del Monte Braiola. Percorso alternativo per salire sul Monte Orsaro. Ogni itinerario indicato è frutto della mia personale esperienza, ciò non implica che non possano essere presenti errori. più ripido nel bosco alle spalle del rifugio Lagdei. Scendendo per pochi minuti sul versante toscano, troviamo presto a destra il sent. La vetta è punto trigonometrico e vi sorge anche un complesso bronzeo di immagini sacre. Stessa cosa per il Sasso del Morto: 2077 - 2079 - 2075 metri. 725, con tempi identici, ma tutto in discesa. E (indicazione per il Lago Santo). Alcune immagini, filmati, articoli, citazioni inserite in questo blog possono essere tratte da internet e da altre fonti esterne. Sentiero 603 (2h 30m): da Ci vago a La Romita fino al Passo delle Forbici. Il toponimo si riferisce al grande plantigrado che trovava rifugio alle sue falde dalle persecuzioni che lo fecero estinguere attorno al XVII sec. La conca glaciale è dominata dalle vette del M. Orsaro a destra, dal M. Braiola al centro e dalla parete rocciosa dell'anticima N del M. Marmagna a sinistra. Incrocio un bel gruppo di ragazzi che non vedono l’ora finisca il bosco ma, credo, anche la faticosa salita.Appena superato il bivio con il sentiero 727A, giungo alla Foce del Fosco (q. continuare in direzione Monte Orsaro, poco dopo c´è il bivio sulla sinistra in salita che porta alla . https://www.sentieriincammino.it/monte-orsaro-dal-passo-di-cirone Nel tratto dell'Alto Appennino Parmense dal Monte Bocco Al Monte Orsaro vi sono quattro rifugi gestiti: Albergo Prato Spilla: telefono 0521890194 - email: pratospilla@gmail.com - sito: www.pratospilla.pr.it Rifugio Mariotti Lago Santo: tel.