calÄ­ga]. Anzi alla sua morte (37 d. C.), si trovò che egli aveva nominato suoi eredi così Caligola come Gemello, lasciando implicitamente al Senato di scegliere. [50], Il Syme sostiene che sia indubbiamente vero che Tiberio scelse Pisone quale suo confidente, conferendogli un secreta mandata per evitare che la giovane età dell'erede al trono potesse portare Germanico ad una inutile e dispendiosa guerra contro i Parti. Agrippina e Germanico, una storia d’amore. [43] Arminio e i suoi si ritirarono presso il Vallo Angrivariano, ma subirono un'altra durissima sconfitta da parte dei legionari romani:[44] le genti che abitavano tra il Reno e l'Elba erano così state debellate. [48], A turbare, infatti, la situazione orientale erano intervenute le morti del re della Cappadocia Archelao, che era venuto a Roma a rendere omaggio al nuovo princeps, Tiberio, di Antioco III, re di Commagene, e di Filopatore, re di Cilicia: i tre stati, che erano vassalli di Roma, si trovavano così in una situazione di instabilità politica da non sottovalutare. Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto ... Svetònio (raro Suetònio) Tranquillo, Gaio (lat. Nello stesso anno (nel 4), a Germanico fu data in moglie Agrippina maggiore, nipote di Augusto,[10] dalla quale ebbe nove figli, tra cui: il primogenito Nerone (nato nel 4-5, morto nel 30), Druso (nato nel 7-8, morto nel 31), Caligola, Agrippina minore (moglie e nipote di Claudio e madre del futuro imperatore, Nerone), Giulia Drusilla e Giulia Livilla. ; M. Gelzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, col. 381 segg. Che fossero eretti archi a Roma e su la riva del Reno e sul monte Amano in Siria, recanti iscritte le sue gesta e che aveva dato la vita per lo Stato; un cenotafio ad Antiochia, nel luogo dove era stato cremato il suo corpo e un monumento a Epidafne, il luogo dove s'era spento.», Subito, però, si manifestò il sospetto, alimentato dalle parole pronunciate da Germanico morente, che fosse stato Pisone a causarne la morte avvelenandolo. Nel 4 d.C. Augustoaveva adottato Tiberio, nato il 16 novembre del 42 a.C dalle prime nozze di sua moglie Livia Drusilla. Essendo però l'attribuzione dubbia, è stato definito come autore della traduzione anche lo zio Tiberio.[69]. C. Suetonius Tranquillus). Finalmente Cecina e Silvano poterono condurre le loro truppe a Siscia ed unirsi a Tiberio. Agrippina era la figlia minore della bellissima Julia e di Marco Vipsanio Agrippa e la nipote preferita di Augusto; Germanico era il figlio di Druso Maggiore, il figlio di cui Livia era incinta quando sposò Ottaviano, e di Antonia Minore una delle figlie che Ottavia aveva avuto da … Ingerenza militari. Qui si ricongiungeva con Lepido, e dopo una lunga e sanguinosa battaglia sotto le sue mura, anche Batone capitolava e chiedeva la resa. Si capisce dunque come, alla morte di Augusto, le aspettative su di lui fossero notevoli, ma è certo che dopo un iniziale periodo di approccio “soft” all’uso del potere, con l’introduzione d’una parvenza di libertà e qualche riforma, a seguito della morte del nipote Germanico e del figlio Druso (quasi certamente avvelenati anche loro), a partire più o meno dal 26 d.C. Tiberio … E un'altra pretesa si aggiunse, affatto conforme al carattere della monarchia assoluta, l'adorazione dell'imperatore quale dio vivente, ancora inusitata in Roma. [12] Le prime operazioni di quell'anno, riguardarono il settore orientale dello schieramento romano, che avanzò verso occidente, sotto il comando congiunto di Cecina Severo e Plauzio Silvano. Quando Tiberio, al suo ritorno dall'esilio volontario, fu adottato da Augusto, Il princeps lo costrinse, però, ad adottare a sua volta il nipote Germanico, sebbene Tiberio avesse già un figlio. Una seconda congiura fu scoperta; una terza, di cui era a capo, tra molti senatori e cavalieri, il tribuno Cherea, riuscì a sorprendere l'imperatore che tornava il 24 gennaio 41 dai ludi palatini e lo uccise. ; Willrich, in Klio, III (1903), p. 85 segg., 288 segg., 397 segg. Il giovane infatti possedeva un carattere mite, una straordinaria affabilità, tutt'altra cosa dall'aspetto e dal parlare di Tiberio, superbo e impenetrabile.». Tiberio era il figlio di prime nozze della moglie Livia e Augusto, che non era uno sprovveduto, nello sceglierlo gli fece adottare il nipote prediletto, Germanico, con diritto di successione antecedente a quello dei figli di Tiberio. Mutò il nome originario in quello di Germanico Giulio Cesare[4] in seguito alla sua adozione nella gens Iulia, avvenuta dopo le morti dei nipoti ed eredi al trono, Lucio e Gaio Cesare (rispettivamente nel 2 e nel 4), non senza che si sospettasse che Livia Drusilla avesse avuto qualche ruolo nella loro morte: il primo si era misteriosamente ammalato, mentre il secondo era stato colpito a tradimento in Armenia, mentre discuteva con i nemici una proposta di pace. Poiché nemmeno la spedizione in Germania serviva a riconsolidare la sua sovranità, C. pensò nel 40 una più ampia intrapresa, la conquista della Britannia, approfittando della discordia tra il re Cunobellino e suo figlio Ammino, che si era rivolto al suo aiuto. Opere pubbliche Il padre era figlio dell'imperatore Tiberio e di Vipsania Agrippina, figlia a sua volta del generale Marco Vipsanio Agrippa.La madre era figlia di Druso maggiore, fratello di Tiberio e figlio di Tiberio Claudio Nerone e Livia Drusilla, e di Antonia minore, a sua volta figlia di Marco Antonio e di Ottavia minore, quindi nipote di … Fu proprio nel 15 a.C. che suo padre insieme a suo zio, il futuro imperatore Tiberio completarono la conquista della Rezia e, con essa, Druso Maggioreottenne il comando per la grande spedizione in Germania che rese “Germanico” lui come suo figlio e la sua discendenza attraverso una campagna che, in tre anni, portò il contr… Accompagnò Tiberio in Germania negli anni 10-13, dopo la grave disfatta subita da Publio Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo del 9). : Vaglieri, in De Ruggiero, Dizion. Tra il 14 e il 16 Germanico, nipote di Tiberio, sconfigge più volte i Germani. Nacque con il nome di Nerone Claudio Druso, da Druso maggiore, figlio dell'imperatrice Livia Drusilla, e da Antonia minore, nipote di Augusto. L'anno seguente conduceva difficili operazioni contro alcune tribù dell'interno, nell'attuale Bosnia, sottomettendo alcune importanti roccaforti dalmate. Poco dopo la partenza di Pisone, Germanico cadde malato ad Antiochia e morì il 10 ottobre dopo lunghe sofferenze;[50] prima di spirare, lo stesso Germanico confessò la propria convinzione di essere stato avvelenato da Pisone, e rivolse un'ultima preghiera ad Agrippina affinché vendicasse la sua morte. I fenomeni sono dedicati a Tiberio, chiamato imperatore e genitor, padre adottivo, e pertanto dovrebbero essere stati composti tra il 14, anno della morte di Augusto, e il 19. Alla morte di questi era stato adottato da Tiberio. [61] Tiberio, tuttavia, evitò di manifestare pubblicamente i suoi sentimenti, e non partecipò neppure alla cerimonia in cui le ceneri di Germanico furono riposte nel mausoleo di Augusto. Senato. E il Senato scelse C., del resto più anziano di Gemello, e annullò il testamento di Tiberio. epigrafico, II, col. 31 segg. Tiberio Gemello era figlio di Druso minore e Claudia Livilla. Jahrbücher, VI (1896), p. 152 segg. Tacito scrisse così di lui, decenni dopo la sua morte: «Nel popolo romano durava viva la memoria di Druso e si riteneva che se fosse stato lui a capo dello Stato avrebbe ristabilito la libertà; di qui le simpatie verso Germanico e la stessa speranza. Questo ordine produsse moti di particolare gravità in Giudea, dove gli Ebrei resistettero. - Gaio, figlio di Germanico e di Vipsania Agrippina, pronipote di Tiberio, nato ad Anzio il 31 agosto del 12 d. C., crebbe affatto al di fuori della vita politica romana. Il Senato annulla il testamentoe nomina … [28] Fin dall'inizio del suo principato, Tiberio si trovò, pertanto, a dover convivere con l'incredibile prestigio che Germanico, il figlio di suo fratello, Druso maggiore, che egli stesso aveva adottato per ordine di Augusto, andava acquisendo presso tutto il popolo di Roma. Poi, con grida confuse denunciarono il prezzo degli esoneri, la pochezza delle paghe, la durezza dei lavori e li citarono uno ad uno: il fossato, le trincee, il trasporto di foraggio e di legna e tutti gli altri lavori richiesti dalle necessità o dal desiderio di non lasciare in ozio le truppe. ; Lugand, Suétone et Caligula, in Revue des Études anciennes, XXXII (1930), p. 9 segg. [31], Nel 15, dunque, Germanico attraversò il Reno assieme al luogotenente Cecina Severo, che sconfisse nuovamente i Marsi,[32] mentre il generale ottenne una netta vittoria sui Catti. A Pisone era, dunque, affidato il compito di consigliare Germanico nella sua missione, ma soprattutto quello di tenerlo a freno, evitando attriti con i Parti, considerando il suo carattere particolarmente emotivo ed impulsivo. E dopo un lungo inseguimento, durante il quale numerose città dalmate caddero sotto gli insistenti colpi delle armate romane, Tiberio giungeva nei pressi di Andretium, cingendola d'assedio. Solo Claudio restituì ai Giudei alessandrini il diritto tolto da Caligola. , fratello di Germanico (nipote di Tiberio) e zio di Caligola. Mancandogli ogni esperienza politica, gli parve che la sua autorità fosse assoluta, e venne quindi ad urtare contro le classi dirigenti romane. GERMANICO Germanico era nipote di Tiberio in quanto figlio del fratello Druso. [19] Durante la successiva seduta del Senato del 17 settembre del 14, Tiberio divenne il nuovo imperatore e successore di Augusto, alla guida dello Stato romano, mantenendo la tribunicia potestas e l'imperium proconsulare maius insieme agli altri poteri di cui aveva usufruito Augusto, e assumendo il titolo di princeps. La Germania risultava così perduta per sempre e Germanico fu richiamato al termine del 16. La storiografia antica, che, di ispirazione senatoria, odia C., non ha saputo spiegare il suo rapido mutamento, se non supponendo che una malattia nell'ottobre 37 lo avesse fatto impazzire. Attività riformatrice. Egli riuscì a recuperare due delle tre aquile perdute nella battaglia di Teutoburgo, ed a battere la coalizione germanica, anche se non con una vittoria determinante, presso una ignota località di Idistaviso (nel 16). Fedeltà dinastia giulio-claudia. Caligola [Iulius] Caesar GermanÄ­cus; il gentilizio non ricorre mai). Strabone racconta che sfilarono anche numerosi prigionieri tratti dalla tribù germaniche dei Cauci, Campsani, Bructeri, Usipeti, Cherusci, Catti, Cattuari, Landi, Tubantii. [29], Ripreso il controllo della situazione, Germanico decise di organizzare una spedizione contro le popolazioni germaniche che, venute a conoscenza delle notizie della morte di Augusto e della ribellione delle legioni, avrebbero potuto decidere di lanciare un nuovo attacco contro l'impero. La situazione, però, sfuggì di mano a Pisone, forse anche a causa degli attriti tra le mogli del legato imperiale e del detentore dell'imperium proconsolare, tanto che l'inimicizia tra i due degenerò in un conflitto aperto. Questo grazie alla sua adozione che Augusto aveva imposto a Tiberio nel 4 d.C. Adottando Germanico Tiberio aveva fatto di lui il suo primo erede e non sarebbe mai venuto meno a questo impegno preso col … Bambino seguì il padre sul Reno, e dalla famigliarità coi soldati, che egli imitava nel vestire, ebbe il soprannome Caligula alludente alle caligae, calzari d'ordinanza. Mutò il nome originario in quello di Germanico Giulio Cesare in seguito alla sua adozione nella gens Iulia. Ma era una supplica e il nipote di Augusto su questo non poteva far niente senza il padre adottivo Tiberio. Ti. Passa dunque all'attacco, mentre il padre [Augusto] e la patria si sarebbero accontentati di rimanere sulla difensiva. Tiberio era, ormai, sicuro che l'anno seguente sarebbe stato l'anno del successo definitivo e della capitolazione degli insorti. I Germani, allora, convinti di poter avere la meglio sulle legioni, assaltarono l'accampamento stesso, ma furono a loro volta duramente sconfitti, e Cecina poté condurre le legioni sane e salve ad ovest del Reno. Il nuovo principe, fra i suoi primi atti, sollecitò il senato a concedere l'imperium proconsulare a Germanico[21], che quindi poteva godere di grande autonomia rispetto a Tiberio stesso sulla impostazione della guerra in Germania. Figlio di Germanico e di Agrippina maggiore, fu soprannominato Caligula dalla ... Calìgola (lat. 1 Germanico, padre di C. Cesare figlio di Druso e di Antonia la minore, adottato da suo zio Tiberio, esercitò la questura cinque anni prima dell'età legale e il consolato subito dopo; inviato poi alle armate di Germania, poiché tutte le legioni, che alla notizia della morte di Augusto rifiutavano ostinatamente di aver Tiberio come capo … Negli anni che si susseguirono condusse gli eserciti ancora al di là del Reno per tre nuove campagne militari (dal 10/11 al 13[17]) e non è possibile escludere che parte dei territori della provincia della Germania (acquisiti prima della disfatta di Varo), possa essere stata recuperata dalle armate romane (almeno i territori compresi tra i fiumi Reno e Weser lungo la Lippe, quelli lungo la costa del Mare del Nord e almeno quelli a sud del fiume Meno fino al Danubio): «[Tiberio] viene inviato in Germania [dopo la disfatta di Teutoburgo, nel 10] rafforza le Gallie, dispone gli eserciti, fortifica i presidi e [...] attraversa il Reno con l'esercito. [27] I provvedimenti presi da Germanico per soddisfare le esigenze delle legioni furono poi ufficializzati in un secondo momento da Tiberio, che assegnò le stesse indennità anche ai legionari pannoni. Asse S C, RIC 106. Tra queste anche Germanico partecipò, battendo e sottomettendo la tribù dalmata dei Mazei. [68], Germanico scrisse anche in prosa e in versi: di lui ci restano 725 esametri di una libera versione in latino del I libro del poema greco sull'astronomia, Phainomena (I fenomeni), e cinque frammenti di una versione del poema Diosemeia (I segni del tempo), entrambi di Arato. ; Dessau, Geschichte der römischen Kaiserzeit, II, Berlino 1926, p. 104 segg. I due, infatti, avevano modi di fare particolarmente contrastanti: Tiberio si distingueva per la freddezza, la riservatezza e pragmatismo, Germanico per la sua popolarità, la semplicità ed il fascino. all’imperatore Claudio (10 a. claudio - 54 d. claudio): leggi claudio, leggi dell’imperatore Claudio,... (lat. Nacque con il nome di Nerone Claudio Druso, da Druso maggiore, figlio dell'imperatrice Livia Drusilla, e da Antonia minore, nipote di Augusto. Ma pur in questo periodo egli rimase estraneo all'amministrazione dell'Impero, tanto più poi che Tiberio, per quanto mostrasse di preferire C. al suo diretto nipote Tiberio Gemello, figlio del figlio Druso, non si decise mai a lasciargli apertamente la successione. Tiberius Claudius Nero; dopo l'adozione di Augusto, Tiberius Iulius Caesar). Caligola [Iulius] Caesar GermanÄ­cus; il gentilizio non ricorre mai). (Caligola (Caligola (C. [Iulius] Caesar Germanicus) [Iulius] Caesar Germanicus) [Iulius] Caesar Germanicus) Imperatore romano (Anzio 12 d.Caligola (Caligola (C. [Iulius] Caesar Germanicus) [Iulius] Caesar Germanicus)-Roma 41). Germanico era nipote di Tiberio poiché figlio del fratello Druso. ; Riese, Feldzug des Caligula an den Rhein, in Neue Heidelberg. A Germanic… Batone il Pannone tradì Pinnes e lo consegnò ai Romani, in ricompensa divenne capo dei Breuci. Alla debolezza della politica interna, in cui ogni giorno perdeva terreno, C. cercò rimedio, ma invano, con la politica estera. [58] In seguito all'annessione della provincia di Cappadocia sotto Tiberio (nel 17/18), furono posti lungo il fiume Eufrate alcuni forti militari a presidio del settore settentrionale del limes orientale. Nella corte C. si trovò presto isolato. Il nemico, però, che si era concentrato in forze sotto il comando dei due Batoni, attendeva l'esercito romano per bloccargli la strada e batterlo, prima che si ricongiungesse a Tiberio. Tuttavia il contrasto profondo si venne inevitabilmente maturando, e il Senato si vide sempre più negletto, se non come strumento passivo. Distaccato dalla tradizione politica romana, egli si sentì sovrano, monarca, non principe come i suoi predecessori, e non ebbe nemmeno coscienza di quel delicato problema di accordare l'autorità dell'imperatore con quella del Senato, che aveva preoccupato Augusto e Tiberio. [5] Tiberio, al suo ritorno dall'esilio volontario, dopo aver evitato in ogni modo di partecipare alla vita pubblica per un decennio,[6] fu adottato da Augusto, insieme all'ultimo figlio maschio di Giulia maggiore, Agrippa Postumo. stradale. Tiberio avrebbe desiderato una condotta più diplomatica, tendente a fomentare discordie fra le tribù germaniche, secondo il … Fratello di Claudio. Ricevette il cognomen Germanicus in seguito ai successi del padre, comandante in Germania tra il 12 ed il 9 a.C.. Il Senato decretò, infatti, nel 9 a.C., dopo la morte del padre, che a quest'ultimo e ai suoi discendenti fosse attribuito tale cognomen. gens Claudia), o in partic. La sua volontà, per quanto contraria a quella del nipote, concordava perfettamente con quanto aveva indicato Augusto, che ammoniva nel non superare i confini dei fiumi Reno e Danubio. Dal 19 al 31 visse prima con la madre, poi con la nonna Antonia, trascurato da Tiberio. Si guadagnò il soprannome di Caligula (scarponcino della lega di saldatura) accompagnando il padre, Germanico, durante le sue campagne … ... (lat. Il suo luogotenente, Aulo Cecina Severo per poco non cadeva in un'imboscata con 3-4 legioni, scampando a mala pena ad un nuovo e forse peggiore disastro di quello occorso a Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo. Fonti: Suetonio, Caligula; Dione Cassio, LIX; Giuseppe Flavio, Antiquitates Judaicae XVIII, 166; XIX, 161; Filone, Legatio ad Gaium, In Flaccum. [62] In effetti Germanico potrebbe essere deceduto di morte naturale, ma la popolarità crescente enfatizzò molto l'avvenimento, che comunque è anche ingigantito dallo storico Tacito. La penetrazione in questa difficile regione e la sua sottomissione, il cosiddetto bellum dalmaticum, come più tardi venne chiamato, fu preparato meticolosamente da Tiberio nel corso dell'inverno, lasciando a Siscia, Marco Emilio Lepido, Silvano a Sirmo, Germanico a sud delle Alpi Dinariche e Cecina ancora in Mesia, mentre egli stesso faceva ritorno a Roma per l'inverno. Ma come egli attraversò il fossato, si incominciarono a udire lamenti confusi; alcuni gli afferravano la mano come per baciarla, gli introducevano in bocca le dita per fargli sentire che non avevano più denti, altri gli mostravano le membra curve per l'età. Ma alla minaccia dell'invasione romana, i dissensi vennero meno, e C. non ebbe il coraggio di continuare l'impresa, che pertanto cadde nel discredito generale e ci è narrata dalle fonti antiche quale una vera commedia. Le ostilità ripresero con l'inizio dell'anno 9, e Germanico, ancora una volta si distinse per coraggio e senso del comando, portando a termine alcune azioni militari di valore, come la conquista delle roccaforti dalmate di Splono (che alcuni studiosi moderni identificano con l'odierna Plevlje) e Raetinum. Ma soprattutto la Germania, terra selvaggia e primitiva, era un territorio inospitale, ricoperto da paludi e foreste, con limitate risorse naturali (a quel tempo conosciute) e, quindi, non particolarmente appetibile da un punto di vista economico. - Imperatore romano (Anzio 12 d. Caligola - Roma 41). Germanico. E così, dopo aver concesso a Germanico il trionfo il 26 maggio del 17,[48] gli affidò il nuovo comando speciale in Oriente. Batone il Dalmata decideva, allora, di ritirarsi più a sud tra i monti. Dopo queste imprese fallite, C. tornò in Italia affatto esautorato. Le campagne militari non riuscirono però a riportare i territori tra Reno ed Elba sotto il dominio romano. Diffidando, come era naturale, di Gemello, lo fece togliere di mezzo (37). Assegnata, dunque, parte delle legioni al luogotenente Aulo Cecina Severo, attaccò le tribù di Bructeri, Tubanti e Usipeti, sconfiggendole nettamente e compiendo numerose stragi;[30] attaccò, poi, i Marsi, ottenendo nuove vittorie e pacificando così la regione ad ovest del Reno: poté in questo modo progettare per il 15 una spedizione ad est del grande fiume, con la quale avrebbe potuto vendicare Varo e frenare ogni volontà espansionistica dei Germani. Bambino seguì il padre sul Reno, e dalla famigliarità coi soldati, che egli imitava nel vestire, ebbe il soprannome Caligula alludente alle caligae, calzari d'ordinanza. Antonia Minore minor, A. Augusta). Claudius Caesar Augustus GermanÄ­cus). Claudius]. La carestia e la paziente strategia di Tiberio li avevano logorati, i tradimenti fecero il resto. Così nel 37 concesse una tetrarchia in Palestina ad Agrippa nipote di Erode, già imprigionato da Tiberio, e restituì il regno di Commagene ad Antioco, preferendo evidentemente un loro governo in apparenza autonomo all'amministrazione dei funzionarî romani, della cui potenza sospettò sempre, come si vede dalle condanne capitali del prefetto di Egitto, Avillio Flacco, e del legato di Pannonia, Calvisio Sabino (38 d. C.). [36] Decise, poi, di inseguire Arminio per affrontarlo in battaglia; il principe germanico, però, attaccò gli squadroni di cavalleria che Germanico aveva mandato in avanscoperta sicuro di poter cogliere il nemico impreparato, e fu dunque necessario che l'intero esercito legionario intervenisse per evitare una nuova disastrosa sconfitta. Germanico venne richiamato, non sappiamo se perchè Tiberio effettivamente temeva che la sua popolarità avrebbe messo a repentaglio il suo posto come imperatore, e inviato in oriente. [53] Tiberio, tuttavia, non aveva fiducia in Germanico, che in Oriente si sarebbe trovato lontano da qualsiasi controllo ed esposto alle influenze dell'intraprendente moglie Agrippina maggiore, e decise dunque di affiancargli un uomo di sua fiducia:[54] la scelta di Tiberio ricadde su Gneo Calpurnio Pisone, che era stato collega nel consolato dello stesso Tiberio nel 7 a.C., aspro ed inflessibile. La riduzione di questa tassa e le abbondanti spese straordinarie lo costrinsero d'altra parte a confiscare in varî modi sostanze intere, a imporre di essere lasciato erede nei testamenti, ecc. Dopo la morte di Augusto nel 14 d.C., Tiberio diventa imperatore. Tiberio dimostrò, ancora una volta, di essere un generale particolarmente geniale. Si diffuse dunque anche la voce di un coinvolgimento dello stesso Tiberio, quasi fosse il mandante del delitto di Germanico, avendo lo stesso scelto personalmente di inviare Pisone in Siria:[49][63][64] quando dunque lo stesso Pisone fu processato, accusato anche di aver commesso numerosi reati in precedenza, l'imperatore tenne un discorso particolarmente moderato, in cui evitò di schierarsi a favore o contro la condanna del governatore. Era riuscito a frenare i propositi di una nuova invasione da parte delle genti germaniche vittoriose. Tiberio abbandonò Roma per la prima volta (lo ha fatto di nuovo alla fine della sua vita) ed è andato a Rodi. Caligola, figlio di Germanico, nipote di Tiberio, fu il suo successore al trono. Anche la brutale sensualità cooperava a creargli odî personali. Che non volle farne niente. Inizialmente il prestigio di Tiberio fu messo a dura prova dal nipote Germanico, che portò a termine diverse campagne a nord, recuperando due delle tre aquile di Teutoburgo e sconfiggendo Arminio ad Idistaviso. [60] Officiati i funerali, dunque, Agrippina tornò con le ceneri del marito a Roma, dove grandissimo era il compianto di tutto il popolo per il defunto. Riorganizzazione amministrazione (liberti / funzionari competenti) Risana le . Tanto dal ramo paterno che da quello materno apparteneva alla gens Claudia, un'antica famiglia patrizia giunta a Roma dalla Sabina nei primi anni della repubblicae distintasi nel corso dei secoli per il raggiungimento di numerosi onori e … Tiberio, malgrado le aspettative del giovane generale, ritenne opportuno rinunciare a nuovi piani di conquista di quei territori. La politica di Tiberio fu all’inizio abile e prudente, rispettosa delle prerogative del Senato. Nota: la linea tratteggiata indica l'adozione (se verso il basso) o il matrimonio (se laterale), La prima volta in Germania con Tiberio negli anni 10/11-13, La seconda spedizione in Germania (14-16), The Republic in Danger: Drusus Libo and the Succession of Tiberius, Augustan Rome 44 BC to AD 14: The Restoration of the Republic and the Establishment of the Empire, Storia del mondo romano. Era, infatti, necessaria una reazione militare immediata e decisa da parte dell'impero romano. Celebre è anche la sua presunta decisione di nominare senatore un suo cavallo. L'unico membro rimasto della famiglia imperiale era un altro nipote di Tiberio: Tiberio Claudio Druso Nerone Germanico, meglio noto come Claudio. [50] Il risentimento[51] spinse quindi Tiberio ad affidare al figlio adottivo uno speciale compito in Oriente, in modo da allontanarlo ulteriormente da Roma. Quando i piani di successione di Augusto erano stati sventati dai morti, ha adottato Tiberio come suo figlio e aveva Tiberio adottare come suo figlio nipote Germanico. [15] La guerra si concluse in questo modo. Tiberio riteneva che i confini imperiali dovessero rimanere sul fiume Reno e che del fiume Elba non se ne facesse più menzione. Tiberio, non raccogliendo la stima e l'affetto di Cesare, temeva di essere soppiantato nell'eredità dell'impero. Ad Alessandria poi per il medesimo motivo gli Ebrei si videro annullati i loro diritti di cittadinanza alessandrina tra gravi torbidi (38); ed invano una loro delegazione, capitanata dal neoplatonico Filone, chiese che il provvedimento fosse revocato. Successo a Tiberio (37) ... càliga s. f. [dal lat. Solo quando Seiano cominciò a cadere in disgrazia, e il vecchio imperatore cominciò a preoccuparsi seriamente della successione, Gaio fu chiamato a Capri e quasi diciannovenne indossò finalmente la toga virile. Per volere di Augusto fu adottato da Tiberio, infastidito però dalla popolarità sua e di sua moglie Agrippina. Nella seconda parte di quell'anno Tiberio, infatti, dispose diverse colonne militari, che attaccassero simultaneamente in più punti il nemico. Nel testamento lasciato da Augusto dopo la sua morte, venne designato come erede di secondo grado, al pari del figlio di Tiberio, Druso minore. Fu impegnato al comando di azioni militari in Germania senza effetti risolutivi. CALIGOLA (C. Iulius Caesar Germanicus). C. disingannò presto le aspettative. [37] Germanico, allora, decise di tornare ad ovest del Reno assieme ai suoi uomini; mentre si trovava sulla strada del ritorno presso i cosiddetti pontes longi, Cecina fu attaccato e sconfitto da Arminio, che lo costrinse a retrocedere all'interno dell'accampamento. Germanico, Asse 50-54, Roma, RIC 106 11.77g x 30mm, bronzo D/ GERMANICVS CAESAR TI AVG F DIVI AVG N; testa di Germanico. [38], Nonostante avesse riportato una sostanziale vittoria, Germanico era cosciente che i Germani erano ancora in grado di riorganizzarsi, e decise, nel 16, di condurre una nuova campagna che avesse l'obiettivo di annientare definitivamente le popolazioni tra il Reno e l'Elba. – Calzatura dei Romani, portata dai militi e dagli ufficiali inferiori fino a centurione incluso; era formata da una forte suola ferrata alla quale era cucito il cuoio tagliato a strisce (ad essa deve il suo soprannome... clàudio agg. Caligola era figlio di Germanico, nipote di Tiberio ed era molto stimato dall’esercito e dai Senatori 3. Questa fu la battaglia della paludi Volcee: uno dei più grandi disastri mancati negli annali della storia di Roma. Bloccò gli stretti passi che conducono nella Bosnia, mentre Silvano, più a nord, riusciva a sottomettere definitivamente i Breuci. Ancora una volta vennero sconfitti da Plauzio Silvano, sopraggiunto da Sirmio. [52] La difficile situazione orientale rese così necessario un nuovo intervento romano, e Tiberio nel 18 inviò il figlio adottivo, Germanico, cui fu concesso l'imperium proconsulare maius su tutte le province orientali.