Sono infatti passati 800 anni da quel 1219, in cui, in piena crociata, in Egitto, un semplice frate di Assisi decise di oltrepassare la frontiera del campo crociato e incontrare il capo della fazione avversa, armato solo del suo saio e della sua fede. cattolico, come il simbolo della pace. Un grande eroe della storia dellâIslam Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide e sultano dellâEgitto e della Siria negli ultimi decenni del 12° secolo. Avanzarono ancora e si imbatterono nelle sentinelle saracene, che, slanciandosi come lupi contro le pecore, catturarono i servi di Dio e, minacciandoli di morte, crudelmente e sprezzantemente li maltrattarono, li coprirono d’ingiurie e di percosse e li incatenarono. Francesco è patrono d'Italia e la sua grande umanità ed il suo esempio è stato tramandato nel corso dei secoli. Fra i cristiani e i saraceni era in corso una guerra implacabile: i due eserciti si
Quel principe incominciò a indagare da chi, e a quale scopo e a quale titolo erano stati inviati e in che modo erano giunti fin là. «Francesco, il servo di Dio, con cuore intrepido rispose che egli era stato inviato non da uomini, ma da Dio Altissimo, per mostrare a lui e al suo popolo la via della salvezza e annunciare il Vangelo della verità. San Francesco e Malek al Kamil, è l'ottavo centenario dell'incontro col sultano d'Egitto ... Malek al Kamil, nipote del feroce Saladino, nel settembre del 1219. Storia di un giorno in una città medioevale, with a commentary by Arsenio Frugoni, Laterza, Roma-Bari 1997. di terra, che non si poteva attraversare senza pericolo di morte. E predic� al Soldano il Dio uno e trino e il Salvatore di
Ben diverso � il san Francesco del quale ha parlato Giovanni Paolo II ad Assisi
passare alla fede cristiana, o forse non osasse, pure preg� devotamente il servo di
Francesco e il feroce Saladino. Se verrò bruciato, ciò venga imputato ai miei peccati; se, invece, la potenza divina mi farà uscire sano e salvo, riconoscerete Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio, come il vero Dio e signore, salvatore di tutti» (1Cor 1,24; Gv 17,3 e 4,42). Ma è stato fatto in modo equivoco. Abbiamo scelto come fonte la Leggenda Maggiore di san Bonaventura da Bagnoregio, nellâedizione âFonti Francescaneâ (Messaggero, Padova 1990). Ben diverso è il san Francesco del quale ha parlato Giovanni Paolo II ad Assisi il 24 gennaio scorso, e che emerge anche da questo racconto, un uomo che proprio la certezza della fede ricevuta porta a sfidare il feroce Saladino, fino a ingiungergli di convertirsi al cristianesimo se vuole avere salva l’anima. di Dio, con cuore intrepido rispose che egli era stato inviato non da uomini, ma da
Francesco, il servo di Dio, con cuore intrepido rispose che egli era stato inviato
E il Santo a lui: «Se mi vuoi promettere, a nome tuo e a nome del tuo popolo, che passerete alla religione di Cristo, qualora io esca illeso dal fuoco, entrerò nel fuoco da solo. verit� che salva e che proprio per questo sarebbe il modello per il dialogo tra
Ma Francesco, l�intrepido soldato di
Appena si furono avviati, incontrarono due pecorelle, il Santo si rallegrò e disse al compagno: «Abbi fiducia nel Signore (Sir 11,22), fratello, perché si sta realizzando in noi quella parola del Vangelo: “Ecco, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”». Nel 1219, allâepoca della quinta Crociata, San Francesco si recò a suo rischio e pericolo nel campo saraceno per incontrare il comandante dei musulmani, al Malik, nipote dellâacerrimo nemico della cattolicità di allora, il feroce Saladino, con lo scopo di predicare la ⦠il 24 gennaio scorso, e che emerge anche da questo racconto, un uomo che proprio la
E il Santo a lui: �Se mi vuoi promettere, a nome tuo e a nome del tuo popolo, che
realizzando in noi quella parola del Vangelo: �Ecco, vi mando come agnelli in mezzo
Ma il Soldano gli rispose che non osava accettare questa sfida, per timore di una sedizione popolare. > > San Francesco tornò carico di doni, il Saladino era uomo colto e sapeva che le religioni erano solo alibi per una guerra di potere e di saccheggio. A queste parole, è opinione assai comune tra i biografi di San Francesco, il Sultano rimase particolarmente colpito tanto che invitò il santo di Assisi a rimanere con lui. vangelo dell�amore e della pace, che non avrebbe pretesa di portare l�annuncio della
Ma il Santo, poiché voleva restare libero dal peso del denaro e poiché non vedeva nell’animo del Soldano la radice della vera pietà, non volle assolutamente accondiscendere. il Vangelo della verit�. Il motivo che ottocento anni fa (1219) spinse san Francesco a Damietta, Egitto, per incontrare il sultano nel mezzo di una guerra fra cristiani e saraceni Probabilmente san Francesco arrivò dal sultano Melek-el-Kamel nella tregua dâarmi tra la fine ⦠Il Santo sepolcro fu chiuso e le principali chiese trasformate in scuole teologiche islamiche. percosse e li incatenarono. Vedendo, inoltre, che non faceva progressi nella conversione di quella gente e che non poteva realizzare il suo sogno, preammonito da una rivelazione divina, ritornò nei paesi cristiani. FRANCESCO . come l�uomo di Dio voleva. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia. Tuttavia gli offrì molti doni preziosi; ma l’uomo di Dio, avido non di cose mondane ma della salvezza delle anime, li disprezzò tutti come fango. Saladino (in arabo: صÙØ§Ø Ø§ÙدÙÙ ÙÙس٠ب٠أÙÙب â, á¹¢alÄḥ al-DÄ«n YÅ«suf ibn AyyÅ«b, in curdo: سÛÙاØÛدÛÙÛ Ø¦ÛÛÛÙÙبÛ; Tikrit, 1137 â Damasco, 4 marzo 1193) è stato un sovrano e condottiero curdo, sultano d'Egitto, Siria, Yemen e Hijaz, dal 1174 alla sua morte, col titolo di al-Malik al-NÄá¹£ir ("il sovrano vittorioso"). Abbiamo scelto
- e col coraggio disarmato che deriva in lui solo dalla fede - ha invitato i
A Damietta, il Vangelo si incontrò con il Corano e il Corano con il Vangelo. su Rai 1 andrà in onda . Francesco e il feroce Saladino. Il Soldano aveva emanato un editto crudele: chiunque portasse la testa di un cristiano, avrebbe ricevuto il compenso di un bisante d’oro. Avanzarono ancora e si imbatterono nelle sentinelle saracene, che, slanciandosi
il cartone animato rivolto a bambini e famiglie. (in che cosa consiste il vero ecumenismo cattolico), Proponiamo il racconto del dialogo tra san Francesco e il Sultano. affrontarla. quella parola del profeta: infatti anche se dovessi camminare in mezzo all�ombra di
ricevuto il compenso di un bisante d�oro. Francesco e il feroce Saladino. Abbiamo scelto come fonte la Leggenda Maggiore di san Bonaventura da Bagnoregio, nellâedizione âFonti Francescaneâ (Messaggero, Padova 1990). > > > > Dopo 800 anni questo nuovo Francesco ci riprova. sapienza di Dio, come il vero Dio e signore, salvatore di tutti� (1Cor 1,24;
Francesco, con la sua visione dell'evangelizzazione e nel suo agire, si inserisce in tutta un'altra logica e fi nisce addirittura col predire ai crociati la sconfitta. Vedendo, inoltre, che non faceva progressi nella conversione di quella gente e che
admin 27/10/2019 02/12/2019. del Soldano di Babilonia. non di cose mondane ma della salvezza delle anime, li disprezz� tutti come fango. lui. sedizione popolare. non poteva realizzare il suo sogno, preammonito da una rivelazione divina, ritorn�
di Francesco, infatti, sarebbe il suo spogliarsi di tutto per predicare un generico
affrontando coraggiosamente molti pericoli, alfine di potersi presentare al cospetto
del Vangelo: �Io vi dar� un linguaggio e una sapienza a cui nessuno dei vostri
Francesco e il feroce Saladino Proponiamo il racconto del dialogo tra san Francesco e il Sultano. vi dar� un linguaggio e una sapienza a cui nessuno dei vostri avversari potr�
Questi fece lavare il Tempio, vi entrò e rese grazie a Dio». Quel principe incominci� a indagare da chi, e a quale
Esattamente 800 anni fa lâincontro tra Francesco dâAssisi e il Sultano dâEgitto Malek al-Kamel, avvenuto nel corso della quinta Crociata, nel giugno 1219. Ma il Soldano gli rispose che non osava accettare questa sfida, per timore di una
Vedendo quanto perfettamente il Santo disprezzasse le cose del mondo, il Soldano ne
Gv 17,3 e 4,42). Probabilmente san Francesco arrivò dal sultano Melek-el-Kamel nella tregua d’armi tra la fine d’agosto e la fine di settembre del 1219. Abbiamo scelto come fonte la Leggenda Maggiore di san Bonaventura da Bagnoregio, nellâedizione âFonti Francescaneâ (Messaggero, Padova 1990). Là i saraceni miscredenti si dettero a spezzarla e le fecero gravi oltraggi: ma non posso dire se ciò sia avvenuto per comando del Saladino. Oggi come allora, le culture espresse dalle tre religioni «del Libro», la giudaica, la cristiana, lâislamica, appaiono fronteggiarsi, competere, combattersi. di accendere un fuoco il pi� grande possibile: io, con i tuoi sacerdoti, entrer� nel
La figura di san Francesco è stata spesso indicata da un certo pacifismo, anche cattolico, come il simbolo della pace. Ma il Soldano, a lui: «Non credo che qualcuno dei miei sacerdoti abbia voglia di esporsi al fuoco o di affrontare la tortura per difendere la sua fede» (egli si era visto, infatti, scomparire immediatamente sotto gli occhi, uno dei suoi sacerdoti, famoso e d’età avanzata, appena udite le parole della sfida). denaro e poich� non vedeva nell�animo del Soldano la radice della vera piet�, non
SAN FRANCESCO DI ASSISI. luminosamente che si stava realizzando con piena verit� la promessa del Vangelo: �Io
Ma Francesco rispose così: âSi, volentieri rimarrò con te, se tu e il tuo popolo vi convertirete a Cristoâ. Proponiamo il racconto del dialogo tra san Francesco e il Sultano. dell�uomo di Dio, lo ascolt� volentieri e lo pregava vivamente di restare presso di
Fra i cristiani e i saraceni era in corso una guerra implacabile: i due eserciti si trovavano accampati vicinissimi, l’uno di fronte all’altro, separati da una striscia di terra, che non si poteva attraversare senza pericolo di morte. fu ammirato e concep� verso di lui devozione ancora maggiore. Se, invece, esiti ad abbandonare la legge di Maometto per la fede di Cristo, dà ordine di accendere un fuoco il più grande possibile: io, con i tuoi sacerdoti, entrerò nel fuoco e così, almeno, potrai conoscere quale fede, a ragion veduta, si deve ritenere più certa e più santa». Cristo, animato dalla speranza di poter realizzare presto il suo sogno, decise di
Ma il Soldano, a lui: �Non credo che qualcuno dei miei
Ma � stato fatto in modo equivoco. rappresentanti delle religioni del mondo ad Assisi. Se verr� bruciato, ci� venga imputato ai miei peccati; se, invece, la
E, bench� non volesse
Per ricordare questo evento, Gerusalemme, da oggi fino a giovedì, apre le sue porte per rivivere gli â800 anni del pellegrinaggio di pace di San Francesco in Terra Santa (1219-2019)". ai lupi��. Era il 25 Dicembre del 1223 ,Francesco mentre arrivava dalla visita al Sultano DâEgitto decise di fermarsi a Greggio. fuoco da solo. per avere il menu espandibile girate lo smartphone in landscape, Proponiamo il racconto del dialogo tra san Francesco e il Sultano. Si trattava di un concorso: chi completava un ⦠Nel 1219 ci aveva provato San Francesco a pacificare al Malik al Kamil nipote del feroce Saladino nel corso della quinta Crociata, ma sembra â nonostante tutte le leggende che sorsero intorno a quellâincontro presso la città assediata di Damietta, da parte dei Crociati â non abbia certamente conseguito lo scopo pacificatore fra le contrapposte armate. Unâiniziativa organizzata dai frati della Custodia della Terra Santa. Un coraggio della verit� che fa di san
Un coraggio della verità che fa di san Francesco un esempio, alla maniera di Giovanni Paolo II, che come vicario di Cristo - e col coraggio disarmato che deriva in lui solo dalla fede - ha invitato i rappresentanti delle religioni del mondo ad Assisi. Abbiamo scelto come fonte la Leggenda Maggiore di san Bonaventura da Bagnoregio, nell’edizione “Fonti Francescane” (Messaggero, Padova 1990). avversari potr� resistere o contraddire��. E come il Cristo eâil personaggio storico piuâdeformato e ⦠tanto coraggio, con tanta forza e tanto fervore di spirito, da far vedere
uno dei suoi sacerdoti, famoso e d�et� avanzata, appena udite le parole della
trovavano accampati vicinissimi, l�uno di fronte all�altro, separati da una striscia
Anche il Soldano, infatti, vedendo l’ammirevole fervore di spirito e la virtù dell’uomo di Dio, lo ascoltò volentieri e lo pregava vivamente di restare presso di lui. pi� certa e pi� santa�. come fonte la Leggenda Maggiore di san Bonaventura da Bagnoregio, nell�edizione
�Francesco, il servo
Lo strano caso del sorcio stonato La parola immaginata. certezza della fede ricevuta porta a sfidare il feroce Saladino, fino a ingiungergli
Ma il Santo, poich� voleva restare libero dal peso del
San Francesco e il Saladino Cristianesimo e Islam tra memoria e progetto. passerete alla religione di Cristo, qualora io esca illeso dal fuoco, entrer� nel
A tredici anni dalla sua conversione, partì verso le regioni della Siria, affrontando coraggiosamente molti pericoli, alfine di potersi presentare al cospetto del Soldano di Babilonia. �Fonti Francescane� (Messaggero, Padova 1990). In Egitto iniziate con oltre un anno di anticipo le celebrazioni per l'VIII centenario della visita del Santo di Assisi a Malik al Kamil. San Francesco, il Sultano e le "fake news" del 1200. > > San Francesco tornò carico di doni, il Saladino era uomo colto e sapeva che le religioni erano solo alibi per una guerra di potere e di saccheggio. E predicò al Soldano il Dio uno e trino e il Salvatore di tutti, Gesù Cristo, con tanto coraggio, con tanta forza e tanto fervore di spirito, da far vedere luminosamente che si stava realizzando con piena verità la promessa del Vangelo: «Io vi darò un linguaggio e una sapienza a cui nessuno dei vostri avversari potrà resistere o contraddire» (Lc 21,15). la sua fede� (egli si era visto, infatti, scomparire immediatamente sotto gli occhi,
di convertirsi al cristianesimo se vuole avere salva l�anima.